mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Ascesso gengivale: cos'è e quali sono le cause e i rimedi

Gengive rosse e gonfie? Avete intravisto una piccola raccolta di pus sulla vostra gengiva? Niente panico. Molto probabilmente siete di fronte a un classico ascesso gengivale, un'infezione batterica a cui è possibile rimediare con un breve trattamento antibiotico e che può essere evitato con la giusta prevenzione e una corretta cura orale.
Argomento

Un dolore intenso con gengive gonfie e arrossate può essere sintomo di un’infezione batterica chiamata “ascesso gengivale”. Si tratta di una raccolta di pus (composto batteri, globuli bianchi, plasma e detriti cellulari) che si forma sulle gengive infiammate e sull’apparato di sostegno del dente e che può essere causata da diversi fattori.

Scopriamo insieme quali sono le cause e i principali fattori di rischio, come prevenirlo con la cura dentale e quali sono le cure e i rimedi per guarire dall'infezione.

Che cos’è l’ascesso gengivale

L’ascesso gengivale – noto anche come ascesso parodontale - è uno dei due tipi di ascessi dentali che possono colpire il cavo orale. L’altro è l’ascesso ai denti, noto anche come ascesso periapicale o pulpite, che colpisce la polpa e che è in genere una conseguenza della carie.

L'ascesso gengivale è una sacca purulenta e infiammata che si forma sulla gengiva, intorno all'alveo dentale, dovuta a un’infezione batterica alveolare che si può formare in qualsiasi tessuto dell’organismo.

In genere, l'ascesso inizia a formarsi vicino alla radice del dente ma, se non viene trattato subito, si estende alla parete gengivale trasformandosi da dentale a gengivale.


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Sintomi dell’ascesso gengivale

Ecco in sintesi i sintomi più comuni di quello che viene chiamato “ascesso gengivale”, quella infezione dolorosa che provoca un rigonfiamento ripieno di pus, un liquido denso di colore giallo sulla parete della gengiva.

I sintomi di un ascesso gengivale nella sua fase iniziale comprendono quindi lieve dolore e leggero gonfiore alla gengiva, sensibilità a temperature troppo calde o troppo fredde. Con il passare dei giorni, se non curata, la situazione può aggravarsi e il gonfiore e il dolore aumentano, tanto da rendere difficoltosa l'operazione di igiene dentale e la masticazione.

Nei casi più gravi l'ascesso può causare un gonfiore dei linfonodi del collo, tale da essere visibile anche sul viso e sulla guancia. In questi casi può comparire anche la febbre e un intenso mal di testa, oltre appunto al dolore pulsante, accompagnato da una sensazione di pressione, nella zona più gonfia.

Ciò che conta è non ignorare mai i primi sintomi di un ascesso alle gengive e rivolgersi al più presto al proprio dentista di fiducia.

L’infezione, infatti, non si risolverà da sola e non si può eliminare senza un trattamento con farmaci antibiotici prescritto dal medico. Inoltre, se non curata, l’infezione può danneggiare i denti e l’osso circostante e può anche diffondersi al flusso sanguigno, provocando complicazioni ben più gravi sino a causare infezioni sistemiche. Prima che queste facciano la loro comparsa, dunque, è essenziale agire in un’ottica preventiva e conservativa della salute dentale.

Cause dell’ascesso gengivale

  • Infezione batterica
  • Scarsa igiene orale
  • Infiammazioni o gengiviti
  • Malattie parodontali

Ma quali sono le cause di un ascesso gengivale?

La causa che scatena un ascesso è un’infezione batterica, dovuta a un calo di difese del sistema immunitario. Quando la parte interna della bocca e delle guance è irritata, si formano degli spazi vuoti all'interno delle gengive – detti “sacche” - in cui vanno a penetrare i batteri, provocando un’infezione.

Queste sacche possono formarsi a causa di una scarsa pulizia orale, di infiammazioni e gengiviti, carie a carico dei denti, depositi di tartaro, o anche di un problema a livello di stomaco e intestino.

Tale canale può svilupparsi anche a causa del fumo o della presenza di residui di cibo incastrati tra denti e gengiva o anche in caso di malattia parodontale che porta a un accumulo di batteri nell'osso.

I soggetti più predisposti a questo tipo di infezioni sono coloro che si sono sottoposti a un intervento di implantologia dentale e sono quindi portatori di protesi, capsule, apparecchi ortodontici; ma anche chi soffre di diabete o disturbi gengivali.

Piccoli frammenti di cibo possono introdursi tra l'alveo dentale e la protesi, favorendo la proliferazione batterica e la conseguente infezione.

Quando la mucosa orale risulta compromessa, dunque, le tasche si riempiono di batteri che portano allo sviluppo dell'ascesso gengivale. L’ascesso non è altro che una barriera che si forma attorno a questa infezione per impedire all'infezione di diffondersi nel resto del corpo.


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Rimedi per l’ascesso gengivale

  • Antinfiammatori
  • Sciacqui con acqua e bicarbonato
  • Collutorio disinfettate con clorexidina
  • Antidolorifici e spray
  • Accorgimenti per l’alimentazione
  • Rimedi naturali
  • Visita medica dal dentista
  • Antibiotici
  • Chirurgia orale

Se vi siete accorti di avere una piccola infiammazione o un eccessivo sanguinamento alle gengive, potete adottare qualche rimedio utile ad alleviare il dolore e a prevenire il processo di sviluppo di un ascesso dentale e quindi un generico “mal di denti”.

Sicuramente il fastidio e il dolore conseguenti a un ascesso possono essere calmati con antinfiammatori (ibuprofene o naproxene).

Nei primi momenti di un’infiammazione giocano un ruolo importante l'igiene e la pulizia dentale. In questo caso è necessario fare sciacqui con acqua e bicarbonato, oppure utilizzare un collutorio disinfettante con clorexidina, come GUM PAROEX 0,12 CHX+CPC che unisce l’azione antisettica della clorexidina a quella del Cetilpiridinio Cloruro. Si sciacqua la bocca più volte al giorno, soprattutto la mattina appena svegli e la sera prima di andare a dormire, e dopo aver ingerito cibo o bevande.

Se l'ascesso gengivale ha già portato alla formazione di materiale purulento all'interno della gengiva, e quindi dolore e gonfiore sono più consistenti, oltre agli sciacqui si deve agire direttamente sulla gengiva colpita, utilizzando antidolorifici e spray alla clorexidina che alleviano il dolore e l’infiammazione, ripristinando la salute dei tessuti gengivali e cercando di intervenire sull’infezione presente oltre che sui sintomi dell’ascesso.

La clorexidina è un agente antibatterico utilizzato sia per uso interno, per disinfettare le mucose e le gengive sanguinanti, sia per uso esterno, quindi per pulire la pelle lesa o in fase di sanguinamento. È un ottimo antisettico in quanto pulisce i tessuti bloccando la proliferazione batterica e l'infiammazione, ma al tempo stesso uccide i batteri, aiutando i tessuti a rigenerarsi e a guarire.

Anche le abitudini alimentari andranno modificate. Ecco i nostri consigli:

  • evitate cibi troppo caldi o freddi;
  • fate sciacqui con acqua tiepida;
  • mangiate alimenti morbidi o liquidi;
  • utilizzate, se possibile, la parte opposta della bocca per la masticazione.

Nei casi lievi di ascesso è possibile ricorrere anche ad alcuni rimedi naturali: si possono fare degli sciacqui, con un infuso di chiodi di garofano o con dell’olio di sesamo o utilizzare degli olii essenziali (soprattutto di lavanda o camomilla).

Nel caso di ascesso gengivale già conclamato e di diagnosi definitiva, l’unica soluzione possibile per una perfetta guarigione è quella di prendere un appuntamento per una visita medica con il vostro dentista, che saprà suggerire le terapie e i processi cui occorre sottoporsi per agire in maniera profonda e mirata sulle cause dell’ascesso acuto.

In linea generale, per un ascesso di qualunque tipo, dal momento che si tratta di un’infezione batterica il primo passo che compie il medico è quello di prescrivere una terapia antibiotica.

Nei casi meno gravi, con la cura antibiotica l’infezione passerà in tempi brevi, ma sarà fondamentale adottare una scrupolosa e attenta cura orale per evitare e prevenire le recidive o lo sviluppo di una patologia connessa, nonché effettuare dei controlli frequenti dal proprio dentista.

Se l’ascesso dentale è causato da altre malattie o disturbi gengivali, come la parodontite o piorrea, il diabete o la gengivite, sarà necessario trattare anche le patologie in questione per prevenire un’ulteriore infezione.

Se invece la produzione di pus è abbastanza abbondante e l’ascesso gengivale è più esteso, il dentista potrebbe procedere a un piccolo intervento di chirurgia orale, ossia un’incisione e drenaggio della tasca gengivale; si tratta di un intervento in genere poco invasivo e di durata limitata. La terapia di cura di un ascesso gengivale, in questo caso, inizia con la pulizia dei denti e della zona attorno all'ascesso.

Il medico effettuerà poi un'incisione e un drenaggio dell’ascesso al fine di rimuovere la formazione di pus racchiuso all'interno del rigonfiamento e curare così l’infezione in profondità, alleviando il dolore. Sarà utile in questo caso, nella maggior parte degli interventi, utilizzare del ghiaccio per ridurre il dolore e il gonfiore.

Talvolta, nella bocca si sviluppa una fistola attraverso l’osso e la pelle per consentire il drenaggio del pus. Qualora dovesse svilupparsi questo canale cavo a seguito di un ascesso, il dentista lo pulirà per favorirne la chiusura spontanea.

A seguito di questa procedura di drenaggio, potrebbero essere necessari un trattamento di devitalizzazione e un’otturazione del dente o l’applicazione di una corona. Nei casi in cui l’ascesso abbia danneggiato il dente o sia particolarmente esteso, potrebbe essere inoltre necessaria la rimozione e l'estrazione del dente.

Sono diversi i trattamenti che metterà in atto il dentista per far sì che l’ascesso sia curato nel migliore dei modi ed evitare che la polpa dentale vada in necrosi.

Prevenzione per l’ascesso gengivale

Prevenire un ascesso alla gengiva è possibile grazie a un’adeguata cura orale e all'adozione di buone abitudini che vi permetteranno di evitare o alleviare lo sviluppo di questa infezione intervenendo direttamente sui problemi che ne sono all’origine.

Oltre a chi ha una predisposizione genetica personale, l’ascesso gengivale è più frequente in coloro che soffrono di gengive sensibili o soggette a sanguinare e ritirarsi, di infiammazioni frequenti e gengiviti e in genere a chi è portatore di protesi dentarie. 

Per questi soggetti, ma anche per coloro che non rientrano in queste categorie, una adeguata e semplice igiene dentale è di fondamentale importanza per prevenire l’insorgere di un disturbo tanto fastidioso come quello dell’ascesso gengivale.

Si consiglia quindi innanzitutto di effettuare delle visite odontoiatriche periodiche presso il proprio studio dentistico di fiducia, che saprà proporre terapie efficaci per i casi più gravi e risolvere gli eventuali problemi connessi, anche di natura estetica (per esempio ricorrendo a uno sbiancamento). 

Quanto alla prevenzione, invece, questa riguarda soprattutto l'igiene, la cura e la pulizia quotidiane della bocca, e consiste in una serie di misure utili a eliminare sempre batteri e residui di cibo che potrebbero fornire un sostegno per le eventuali infezioni.

Iniziate la pulizia del cavo orale con l’utilizzo dello scovolino interdentale per rimuovere i residui di cibo e facilitare così il passaggio del dentifricio anche negli spazi interdentali più difficili da raggiungere, che rimarrebbero altrimenti ostruiti dai residui di cibo, aumentando il rischio di sviluppare la placca batterica, il tartaro e di conseguenza infezioni gengivali.

Il consiglio è quello di pulire bene anche lingua, utilizzando un raschietto puliscilingua o uno spazzolino ad hoc pensato per ridurre la proliferazione dei batteri in bocca. In questo modo sarete sicuri di rimuovere, senza sciacquare preventivamente la bocca nemmeno con acqua, quella patina batterica che si forma sulla superficie della lingua e che può essere causa dell’insorgere di infezioni batteriche.

Spazzolate poi i denti con uno spazzolino a setole morbide e non dimenticate di applicare sempre un dentifricio indicato per gengive sensibili. In seguito, potete sciacquare la bocca con dell’acqua e passare all'utilizzo del filo interdentale per rimuovere ulteriori residui di cibo e placca. Infine, sciacquate più volte la bocca con un collutorio per gengive sensibili.


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Un aiuto veloce

Fare un impacco chiudendo del ghiaccio in un panno pulito e poggiarlo sulla guancia per cercare di sgonfiare un po’ e attenuare il dolore.

La fase acuta dura circa 2-3 giorni ma, se si inizia subito la terapia antibiotica, in circa una settimana passa.

È meglio consultare subito il medico che segue la gravidanza. Il dentista, dopo accurato esame, sicuramente consiglierà dei prodotti più delicati.

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