giu 09, 2025 - minuto di letturaminuti di lettura

Ascesso dentale: sintomi e rimedi

Tra i problemi più comuni causati da infezioni batteriche del cavo orale, gli ascessi dentali rappresentano una delle patologie più fastidiose e dolorose, in grado di colpire, sia gli adulti che i bambini. Si tratta di infezioni localizzate, che si sviluppano quando una zona del dente o delle gengive si infetta, causando dolore intenso, gonfiore e, in alcuni casi, febbre.

In questo articolo vengono esplorati i sintomi principali, le cause più comuni, i rimedi disponibili e i consigli pratici per prevenire gli ascessi dentali e proteggere la salute orale a lungo termine.

Riconoscere tempestivamente i segnali di un ascesso dentale è fondamentale: in presenza di sintomi è importante rivolgersi quanto prima a un dentista o a degli specialisti in endodonzia per evitare complicazioni più serie.

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Argomento

Cos'è l'ascesso dentale?

L'ascesso dentale è un rigonfiamento doloroso di natura purulenta, ovvero ripieno di pus, che si forma in seguito a un'infezione batterica localizzata all'interno del dente o nei tessuti circostanti. Il pus è un liquido denso di colore giallo, costituito da un accumulo di batteri, plasma, globuli bianchi e detriti cellulari: si tratta della naturale risposta dell’organismo a un'infezione.

Esistono due tipologie di ascesso dentale:

·        l'ascesso dentale parodontale;

·        l'ascesso dentale periapicale.

Per determinare la tipologia di ascesso e procedere al trattamento più appropriato è necessario sottoporsi a una prima visita dal proprio dentista, per ottenere una diagnosi adeguata. Quest’ultimo procederà con l'anamnesi e con l'esecuzione di una panoramica, necessaria per valutare precisamente il trauma e per disporre, se necessario, altri test diagnostici.

L’ascesso dentale, infatti, può essere causato da diverse tipologie di fattori e comportamenti. Individuare e trattare la causa principale dell’infezione è cruciale per evitare complicazioni più gravi, come la perdita del dente.

Solitamente l'ascesso dentale è si forma sulla punta della radice del dente, ma può diffondersi anche nel tessuto connettivo circostante. La proliferazione delle cellule parenchimali provoca poi la diffusione dell'infezione dalla zona radicolare in tutto il cavo orale. Questa tipologia di ascesso è molto dolorosa, poiché la zona è ricca di nervi e terminazioni vascolari e, se non viene curato con le adeguate terapie, può portare a una lenta necrosi fino alla perdita del dente.

In caso di sospetto ascesso dentale, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a un dentista. Un trattamento precoce è essenziale per evitare il peggioramento della condizione e prevenire la diffusione dell’infezione ad altre aree della bocca o, nei casi più gravi, dell’organismo. L’odontoiatra sarà in grado di valutare la gravità del problema e stabilire il trattamento più appropriato. In alcuni casi, può essere necessario un intervento di chirurgia per drenare il pus accumulato, alleviando così la pressione e il dolore.

La prevenzione gioca un ruolo centrale nella protezione dagli ascessi dentali e, in generale, nella salute orale. Mantenere una corretta igiene quotidiana, che includa lo spazzolamento dei denti almeno due volte al giorno, l’uso del filo interdentale e di eventuali strumenti ausiliari, è fondamentale per evitare l’accumulo di placca e batteri responsabili di infezioni. 

Tipologie di ascesso dentale

Come accennato, esistono varie tipologie di ascesso:

  • l’ascesso parodontale;
  • l'ascesso periapicale;
  • l’ascesso pericoronario.

L'ascesso parodontale è causato da un’infezione a carico degli elementi di sostegno del dente, ossia gengiva e osso alveolare. In alcuni casi, l’infezione può dar luogo alla formazione di una fistola gengivale, una sorta di piccolo canale che consente al pus di drenare verso l’esterno.

L'ascesso dentale periapicale, invece, si sviluppa a seguito di un’infezione della polpa dentale, in genere causata da una carie profonda non trattata.

Infine, l’ascesso dentale pericoronario, si manifesta quando il dente del giudizio non è completamente eruttato e si sviluppa un’infezione nella gengiva circostante; questa tipologia è frequente nei giovani adulti e può causare dolore, gonfiore e difficoltà nell’aprire la bocca [1].

Infine, esiste anche una forma cronica di ascesso dentale che può svilupparsi in modo asintomatico, senza dolore né gonfiore evidenti, rendendone più difficile l’identificazione. Questa condizione si manifesta spesso come conseguenza di una carie profonda non trattata, oppure può derivare da fratture o microtraumi dentali. In questi casi, l’infezione della polpa può portare alla formazione di un granuloma apicale, una lesione infiammatoria che, se non trattata, può aggravarsi e richiedere interventi e terapie complesse.

In conclusione, ogni tipologia di ascesso dentale presenta un’eziologia e un decorso clinico specifico. Comprenderne le differenze è fondamentale per individuare tempestivamente il problema e impostare un piano terapeutico adeguato. Riconoscere i segnali, anche quando poco evidenti o del tutto assenti, è il primo passo per preservare la salute orale e prevenire danni potenzialmente irreversibili.

Cause dell'ascesso dentale

La causa principale degli ascessi dentali è rappresentata dalla carie non trattata. Quando una carie progredisce, i batteri riescono a penetrare nella parte più interna del dente, la polpa dentale. L’infezione che ne deriva può portare alla formazione di pus, che si accumula alla base della radice, causando gonfiore e un dolore intenso.

Un’altra causa frequente di ascesso dentale è legata a traumi o fratture dentali: un dente rotto o scheggiato, infatti, può facilmente diventare un punto di ingresso per i batteri, che penetrano attraverso la lesione e infettano la polpa o i tessuti circostanti. Questo tipo di ascesso è particolarmente comune in seguito a incidenti o infortuni che hanno danneggiato i denti, anche parzialmente.

Anche le malattie gengivali avanzate, come la parodontite (piorrea), rappresentano un'altra causa significativa degli ascessi dentali; in questi casi, i batteri colpiscono i tessuti di supporto del dente, come le gengive e l’osso alveolare, creando un ambiente favorevole alla proliferazione batterica e alla conseguente formazione di un ascesso.

Allo stesso modo, le lesioni orali, come ulcere o ferite non trattate, possono rappresentare un potenziale focolaio infettivo; quando i tessuti molli della bocca sono danneggiati, infatti, i batteri riescono a penetrare più facilmente, causando infiammazione e formazione di pus.

Anche le condizioni sistemiche che indeboliscono il sistema immunitario, come il diabete o alcuni disturbi immunologici, aumentano la suscettibilità alle infezioni. In persone con difese immunitarie compromesse, l'organismo fatica a contrastare i batteri, rendendo più probabile l’insorgenza di un ascesso. Un discorso analogo vale per l’uso prolungato di farmaci immunosoppressori, come i corticosteroidi, che riducono la capacità del corpo di difendersi efficacemente dalle infezioni.

Infine, interventi odontoiatrici non riusciti possono essere una causa diretta di ascessi dentali. Otturazioni o impianti dentali mal eseguiti possono creare complicanze. Lo stesso vale per un trattamento canalare non sigillato in modo adeguato, che può diventare un punto d’ingresso per i microrganismi e portare alla formazione di un ascesso.

È importante sottolineare che un ascesso dentale non trattato non guarisce da solo: se si rompe spontaneamente, il dolore potrebbe attenuarsi dando l’illusione di una guarigione, ma l’infezione è ancora presente e può continuare a diffondersi. In assenza di cure adeguate, infatti, l’ascesso può estendersi alla mandibola, ai seni mascellari (le cavità situate sotto gli occhi e dietro le guance), o ad altre zone della testa e del collo, con il rischio di complicazioni anche gravi [2][3].

Per questo motivo, è fondamentale sottoporsi a una visita di controllo e richiedere un consulto medico tempestivo, non sottovalutando i sintomi e, anzi, individuando adeguati trattamenti per la propria condizione.

Sintomi dell’ascesso dentale

Un ascesso dentale si manifesta con una serie di sintomi distintivi. Sebbene l’intensità possa variare da caso a caso, questi segnali sono in genere accompagnati da un marcato senso di disagio. Riconoscerli tempestivamente è fondamentale per evitare che l’infezione si estenda e provochi danni più gravi ai denti e ai tessuti circostanti.

Tra i sintomi più comuni ci sono:

  • gengive infiammate, gonfie e arrossate, talvolta sanguinanti o con presenza di pus al loro interno;
  • gonfiore del viso e della guancia: a volte molto visibile e localizzato in corrispondenza del dente infetto;
  • rigonfiamento dei linfonodi del collo, segnale che l’infezione ha coinvolto anche il sistema linfatico locale;
  • alitosi e sapore cattivo sgradevole in bocca, causati dalla fuoriuscita di pus dall’ascesso;
  • ipersensibilità dentinale, accentuata da stimoli termici o dalla masticazione;
  • spasmo muscolare della mandibola: nei casi più gravi, la difficoltà di apertura della bocca può essere un sintomo associato;
  • dolore acuto e pulsante: sintomo principale e spesso debilitante, che peggiora con la masticazione o anche semplicemente al tocco della lingua sul dente infetto [4];
  • febbre e malessere generale, sintomi sistemici che indicano che l'infezione sta influenzando l'intero corpo.

I sintomi, come la febbre e la spossatezza, sono collegati alla risposta del sistema immunitario, che reagisce all’infezione in corso attraverso una reazione che può essere più o meno acuta e profonda.

Tra tutti questi sintomi, il mal di denti è certamente il più comune e invalidante. Il dolore tende a diventare progressivamente più intenso e difficile da gestire, rendendo complicate anche le attività quotidiane come mangiare o parlare.

È importante non ignorare i sintomi di un ascesso dentale, in quanto l’infezione, se non trattata, può creare danni seri e, in alcuni casi, portare a complicanze anche gravi [5].


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Rimedi dell’ascesso dentale

Il trattamento di un ascesso dentale varia in base alla gravità dell’infezione, alla causa sottostante e alla condizione clinica del dente e del paziente. È fondamentale che i pazienti si rivolgano tempestivamente a uno specialista per ottenere una valutazione accurata, che può includere esami diagnostici di vario genere. Solo così è possibile identificare la terapia più adatta.

I principali interventi includono:

  • intervento chirurgico: consiste in un’incisione locale per favorire la fuoriuscita del pus e ridurre rapidamente dolore e infiammazione;
  • pulizia della zona infetta: rimozione dei detriti e del tessuto necrotico per impedire la diffusione batterica ai tessuti circostanti;
  • terapia antibiotica: indicata in presenza di infezioni diffuse, febbre o gonfiore esteso. La scelta dell'antibiotico dipende dalla gravità dell’infezione;
  • devitalizzazione (trattamento canalare): eliminazione della polpa dentale infetta, seguita dalla sigillatura del dente per preservarne la funzionalità;
  • estrazione (nei casi più gravi): scelta necessaria quando il dente è irrecuperabile. Può essere seguita dall’inserimento di una protesi o di un impianto per ripristinare la parte funzionale, ma anche quella estetica;
  • agoaspirazione: meno comune, ma possibile in presenza di piccoli ascessi localizzati e facilmente accessibili. Può essere impiegata in casi selezionati come alternativa temporanea o complementare al drenaggio chirurgico [6].

I trattamenti e i rimedi più comuni per l'ascesso dentale si basano sulla terapia conservativa. Tuttavia, è opportuno ricordare che il trattamento dipenderà dalla causa dell'ascesso che viene accertata tramite un esame radiografico.

Il primo passo consiste nel rivolgersi tempestivamente al dentista per avere una diagnosi accurata e iniziare la terapia al più presto.

Generalmente, il medico inizia con una pulizia approfondita della zona attorno all'ascesso e, se necessario, procede con una piccola incisione per permettere il drenaggio del pus, favorendo così una guarigione più rapida. Durante questa fase, spesso viene prescritta una terapia antibiotica (Amoxicillina) la cui durata viene stabilita in base alla gravità dell’infezione, per evitare recidive e garantire una completa risoluzione del problema [7].

Infine, se l’ascesso dentale è causato da una malattia infiammatoria, dalla parodontite o dalla gengivite sarà necessario trattare la malattia sottostante con farmaci specifici, come antidolorifici per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione.

Esistono inoltre delle indicazioni e dei consigli sui comportamenti generali da mettere in atto quando si soffre di ascesso dentale, ma anche in un'ottica di prevenzione di tale problema. Con una buona pratica di igiene orale quotidiana e l'utilizzo delle soluzioni efficaci, infatti, è possibile alleviare i disturbi e prevenire i problemi prima che essi si verifichino.

Per alleviare il dolore il consiglio è quello di fare degli sciacqui con il collutorio specifico per disinfettare la zona; inoltre, è utile spazzolare i denti con uno spazzolino adatto e utilizzare acqua tiepida, evitando quella troppo calda o troppo fredda, che potrebbe provocare un fastidio ancora più persistente e difficile da gestire.

Per lenire il fastidio, può essere utile anche applicare del ghiaccio avvolto in un panno sulla zona interessata, in modo da ridurre gonfiore e infiammazione. È consigliato evitare cibi troppo caldi o freddi, poiché potrebbero aumentare la sensibilità e il dolore.

Oltre a questi rimedi, una corretta igiene orale è essenziale per prevenire ulteriori complicazioni. Per mantenere una buona salute orale, è fondamentale utilizzare quotidianamente il filo interdentale e lo scovolino per rimuovere la placca e prevenire infezioni; infine, è importante sottoporsi a trattamenti di pulizia professionale dei denti almeno due volte all’anno, al fine di garantire una salute orale ottimale.

Evitare il fumo rappresenta un importante fattore protettivo, poiché il tabacco è associato a un aumento del rischio di parodontite, infezioni orali e a una guarigione più lenta delle lesioni.

Oltre al fumo, anche alcune condizioni sistemiche possono influire negativamente sulla salute orale; tra queste, il diabete mellito è una delle più rilevanti. Nei pazienti diabetici, infatti, è fondamentale mantenere un buon controllo glicemico, poiché la stretta correlazione tra diabete e patologie parodontali richiede un approccio integrato tra medico di base e dentista.

Infine, anche i fattori genetici possono giocare un ruolo importante: sebbene la predisposizione familiare non sia modificabile, è comunque possibile ridurre il rischio di sviluppare complicanze intensificando le abitudini di igiene orale e sottoponendosi con maggiore regolarità ai controlli odontoiatrici.


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Ascesso dentale nei bambini

Abbiamo visto cosa è importante sapere per quanto riguarda l'ascesso dentale negli adulti. Ma cosa occorre considerare nel caso dei bambini? Anche i più piccoli possono sviluppare degli ascessi sui denti da latte? La risposta è sì. È proprio per questo motivo che è essenziale sottoporli sin dai primi anni di vita a regolari visite odontoiatriche, per monitorare lo sviluppo dentale e prevenire complicazioni come le carie.

La tipologia di ascesso dentale che si verifica maggiormente nei bambini è proprio il cosiddetto “ascesso periapicale” che, nella maggior parte dei casi, deriva da un'infezione al dente oppure si presenta a seguito di una carie trascurata. Oltre alla carie non curata, un ascesso dentale nei bambini può svilupparsi anche in seguito a un trauma dentale, ad esempio a causa di una caduta o di un urto violento durante il gioco o l’attività sportiva; in questi casi, l’impatto può causare la frattura del dente o la sua lussazione (cioè lo spostamento dalla sua sede naturale) [8].

Quando queste condizioni permettono ai batteri di penetrare in profondità fino alla polpa dentale, può formarsi un ascesso che può interessare qualsiasi dente. I sintomi dell'ascesso nei bambini sono sovrapponibili a quelli degli adulti:

  • gonfiore delle gengive;
  • mal di denti acuto;
  • mal di testa;
  • febbre;
  • difficoltà nella masticazione o nel parlare.

Quando un bimbo presenta i classici sintomi dell’ascesso dentale la prima cosa da fare è ricorrere a una visita odontoiatrica dal dentista che prescriverà la terapia antibiotica più adeguata, laddove realmente necessaria, al fine di eliminare l’infezione e favorire una completa guarigione.

Nel frattempo, i genitori possono adottare alcuni rimedi casalinghi per alleviare il disagio, tra cui:

  • far dormire il bambino con la testa leggermente sollevata, utilizzando uno o due cuscini, per ridurre la pressione e il gonfiore gengivale;
  • applicare impacchi di camomilla o malva sulla zona interessata per lenire l'infiammazione e offrire un effetto calmante naturale;
  • eseguire sciacqui con acqua tiepida e sale, utili per disinfettare il cavo orale e ridurre il dolore. Per preparare la soluzione, sciogliere tre cucchiaini di sale fino in un pentolino contenente circa tre dita di acqua calda, mescolando fino a completo scioglimento. Una volta pronta la soluzione, modellare del cotone in forma allungata, immergerlo nel liquido e applicarlo delicatamente sulla gengiva infiammata per circa cinque minuti. Il trattamento può essere ripetuto due o tre volte al giorno, per un periodo di tre o quattro giorni, fino alla riduzione del gonfiore [9].

La migliore strategia contro l’ascesso dentale resta sempre la prevenzione. È fondamentale insegnare ai bambini a prendersi cura della propria igiene orale fin da piccoli, adottando buone abitudini quotidiane come:

  • lavarsi i denti almeno due volte al giorno con spazzolino e dentifricio al fluoro;
  • usare quotidianamente il filo interdentale nei bambini che hanno già i denti a stretto contatto, con l’aiuto di un adulto, per rimuovere i residui di cibo e prevenire la carie interdentale;
  • seguire un’alimentazione equilibrata, limitando l’assunzione di zuccheri e bevande gassate, principali nemici della salute orale.

Per promuovere una corretta igiene fin dalla tenera età, è consigliabile far utilizzare ai bambini uno spazzolino studiato appositamente per le loro esigenze, con testina piccola, setole morbide e impugnatura ergonomica. La linea di spazzolini GUM KIDS 2-6, ad esempio, è progettata specificamente per i bambini dai 2 ai 6 anni: questo spazzolino aiuta i più piccoli a imparare la tecnica corretta di spazzolamento, prevenendo la formazione della carie e delle malattie gengivali durante una fase fondamentale del loro sviluppo orale.


Un aiuto veloce

L'ascesso dentale è un accumulo di pus che si forma nei tessuti che circondano la radice di un dente a causa di un'infezione batterica.

Il sintomo più comune è il mal di denti, ma spesso si possono verificare anche rigonfiamento delle gengive e alitosi.

Sì, anche i bambini possono soffrire di ascesso nel caso in cui una carie non venga trattata adeguatamente.

Sì, se non trattato tempestivamente, un ascesso dentale può portare a danni permanenti, come la perdita del dente o infezioni più gravi. È importante intervenire subito per evitare complicazioni.

Se un ascesso dentale scoppia, il pus fuoriesce dalla zona infetta, riducendo temporaneamente il dolore. Tuttavia, anche se il gonfiore diminuisce, l'infezione non è completamente risolta e il trattamento odontoiatrico è ancora necessario per evitare che l'infezione si diffonda ad altre aree. 

Fonti e bibliografia


  1. Tipologie di ascesso, [Archive of Pharmacy Practice]
    URL: https://archivepp.com/article/dental-abscess-literature-review-on-diagnosis-and-management-of-dental-abscess-2a1jgqr2dlce90k
  2. Ascessi dentali, sintomi e cause, Mayo Clinic
    URL: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/tooth-abscess/symptoms-causes/syc-20350901
  3. Ascessi dentali cause, NCBI Bookshelf
    URL: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK493149/
  4. Sintomi dell’ascesso dentale, Manuale MSD
    URL: https://www.msdmanuals.com/it/casa/i-fatti-in-breve-disturbi-del-cavo-orale-e-dentali/disturbi-dei-denti/ascesso-dentale
  5. Gestione degli ascessi dentali, American Family Physician (AAFP) URL:https://www.aafp.org/pubs/afp/issues/2003/0201/p511.html
  6. Rimedi e gestione degli ascessi dentari, American Family Physician (AAFP). URL:https://www.aafp.org/pubs/afp/issues/2003/0201/p511.html
  7. Ascesso parodontale, trattamento e diagnosi, Medinform 240. (2024). Medinform.bg. URL: https://medinform.bg/wp-content/uploads/2024/09/medinform-240.pdf
  8. Studio retrospettivo su complicanze post-trauma nei denti decidui e permanenti. PubMed
    URL: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27556555/
  9. Effetto antinfiammatorio dell'acqua salata, PubMed – National Institutes of Health (NIH)
    URL: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33389135/

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