mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Gengivite

Sono moltissime le persone che si trovano quotidianamente a fronteggiare un problema della cavità orale.

Quante volte ci è capitato di dover fare i conti con un arrossamento dei tessuti della bocca, magari dopo aver ingerito alimenti particolarmente salati o ricchi di zuccheri?

Quante volte ci è capitato di provare una forte sensibilità dentale al cibo troppo caldo o troppo freddo?

Quante volte, invece, abbiamo notato una leggera infiammazione delle gengive e del palato, con conseguente sanguinamento quando ci laviamo i denti?

Nella maggior parte dei casi non c'è bisogno di preoccuparsi, perché anche delle gengive sane possono andare incontro a complicanze temporanee, soprattutto quando si attraversano delle fasi particolari della vita, come la pubertà o la menopausa. Altre volte, è meglio informarsi e prendere le dovute precauzioni.

Argomento

Le gengive sono soggette principalmente a tre tipi di disturbi: la gengivite, ovvero l'infiammazione della parte della gengiva che circonda il dente, la malattia parodontale, ovvero quell'infezione batterica che attacca la radice del dente e che, nelle forme più gravi, può portare alla recessione gengivale e alla perdita del dente se non si interviene con cure adeguate.

Le malattie gengivali possono essere l’inizio di altri problemi dentali; per questo motivo bisogna riconoscere il sintomo principale alla base di questo disturbo per intervenire tempestivamente evitando, quindi, conseguenze più gravi.

Prenotare delle visite presso un centro o degli specialisti è sicuramente il primo passo da compiere per verificare la presenza di un'eventuale condizione infiammatoria o di patologie dentali. Tuttavia, è utile per il paziente saper riconoscere i sintomi di un disturbo delle gengive.

Cos'è la gengivite

La gengivite è la fase iniziale della malattia parodontale, un disturbo molto comune causato da una scarsa igiene orale: se infatti i denti non vengono puliti adeguatamente, l'accumulo di batteri e dei residui di cibo possono creare placca che, a sua volta, si trasforma in tartaro provocando l'infiammazione e la perdita di sangue dalle gengive.

In questa fase la placca e il tartaro causano il distacco del solco gengivale, ovvero lo spazio tra la superficie del dente e il margine della gengiva, esponendo i denti a un maggior rischio di carie e infezioni. Un altro dei fattori che può causare gengivite è lo spazzolamento troppo aggressivo e insistente, ecco perché è tanto importante scegliere lo spazzolino migliore per i propri denti, adatto alle proprie esigenze.

Ti consigliamo infatti di utilizzare uno spazzolino a setole morbide per prevenire le malattie gengivali o per alleviare i fastidi causati da gengiviti o malattia parodontale.

Non devi preoccuparti se ti è stata diagnosticata la gengivite, perché si tratta della forma più facile da trattare, se questa viene curata con tempestività. Con il passare degli anni si può invece evolvere in parodontite, causando danni irreversibili come la perdita dei denti.

Sintomi della gengivite

Quelli sopraelencati sono i sintomi più comuni che si verificano in caso di gengivite. Solitamente la gengivite non provoca alcun dolore nè si manifesta in alcun modo sul corpo, ma, in alcuni casi, potrebbe causare fastidi durante la masticazione e la deglutizione. Si potranno infatti notare sanguinamenti circoscritti, un cambiamento nel colore delle gengive, che divengono di un rosso acceso, una maggiore sensibilità per quanto riguarda invece i denti e fastidi legati all'alitosi.

Cause della gengivite

  • Scarsa o scorretta cura orale
  • Predisposizione genetica
  • Carenza di vitamine
  • Assunzione di alimenti acidi o piccanti
  • Sbalzi ormonali dovuti alla gravidanza
  • Fumo
  • Stress
  • Difese immunitarie compromesse
  • Trattamenti ortodontici
  • Malattia sistemica come diabete, cancro, ecc

Quelle sopraelencate sono invece le cause più comuni della gengivite, che, come possiamo notare, possono essere molteplici e di vario genere.

Per curare la gengivite è importante comprendere quale sia la causa specifica alla base del disturbo. Spesso si tratta di condizioni legate ad una scarsa igiene orale che provoca l'accumulo di placca batterica. La placca è composta da numeri batteri che si depositano sullo smalto dei denti e può essere rimossa semplicemente con lo spazzolmaneto quotidiano dei denti e con l'utilizzo di collutorio. Se non viene rimossa tutti i giorni, invece, può provocare una infezione batterica.

Rimedi per la gengivite

  • Pulizia orale profonda e accurata
  • Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata
  • Allontanare lo stress
  • Non fumare

Come in diversi altri casi, tra i rimedi per la cura di questo disturbo troviamo sicuramente una buona prevenzione.

In caso di gengivite, dunque, l’azione più importante da svolgere a casa è prendersi cura del cavo orale attraverso la pulizia quotidiana e profonda.

È necessario spazzolare i denti in maniera delicata, ma decisa e usare validi strumenti quali collutorio con o senza clorexidina e filo interdentale per rimuovere la placca batterica.

Un controllo periodico dal dentista aiuterà a stabilire la salute dei denti e terrà sotto controllo la presenza di gengiviti o di altre malattie o disturbi delle gengive.

Rivolgiti al tuo dentista di fiducia immediatamente in caso di gengive sanguinanti, arrossate o gonfie, sensibilità dentale, o alito cattivo persistente, in quanto questi possono essere tutti segni precoci di malattia gengivale.

Il vostro specialista saprà indicarvi degli esami da eseguire, e saprà darvi tutti i consigli da intraprendere per guarire dalla gengivite, scongiurando la possibilità che questa diventi cronica. Un'analisi clinica accurata è il primo passo da compiere per una guarigione completa.

In una prima fase, anche il vostro medico di medicina generale potrà consigliarvi dei farmaci e una terapia adeguata per attenuare il dolore e gli stati infiammatori.

Prevenzione per la gengivite e altre malattie

  • Igiene orale accurata: includere l’utilizzo dello scovolino, del filo interdentale e del collutorio per assicurarsi di eliminare e prevenire la formazione di placca e tartaro
  • Controlli periodici dal dentista: eseguire almeno due volte l’anno un trattamento di pulizia professionale del cavo orale ed effettuare controlli di routine dal dentista
  • Alimentazione sana ed equilibrata
  • Attività fisica
  • Ridurre fumo e alcol

Sono questi i più importanti metodi di prevenzione per la gengivite, ma anche per altre malattie.

Prevenire la gengivite infatti significa prevenire anche altre malattie dei denti come la parodontite e altri disturbi. È importante quindi seguire una corretta e meticolosa cura orale quotidiana prestando attenzione a ogni gesto, che spesso eseguiamo meccanicamente e con leggerezza.

Come già accennato, i denti dovrebbero essere lavati quotidianamente, almeno due volte al giorno: la mattina, preferibilmente prima di colazione, e la sera, prima di andare a letto. Lavarsi i denti anche dopo pranzo è consigliato per un'igiene più completa.

Talvolta, spazzolino e dentifricio non sono sufficienti per una pulizia profonda, soprattutto in presenza di malattie dentarie. In questi casi, infatti, utilizzare dei collutori appositi può essere molto utile.

Inoltre, i lavaggi regolari devono essere accompagnati da un'alimentazione sana e bilanciata: non mangiate alimenti troppo ricchi di zuccheri e sostanze acide, e neanche cibi eccessivamente salati, per non favorire la formazione di carie e di ulteriori stati infiammatori orali.

Sono proprio le piccole azioni quotidiane che permettono di prevenire la gengivite in maniera semplice.

Cos'è la parodontite

"Parodontale" letteralmente significa "intorno ai denti", quindi con "malattia parodontale" ci si riferisce alle infezioni che interessano le strutture intorno ai denti, tra cui le gengive, i legamenti e le ossa.

La malattia parodontale, o parodontite, è causata da una infezione di batteri che rende più sensibili le gengive. Se la parodontite non viene trattata subito e in modo adeguato, l'infezione può diffondersi e può provocare persino la perdita del dente e creare un grosso impatto anche sull’estetica del viso.

Ciò avviene a causa del tartaro che, piano piano, si crea e si insinua in piccoli spazi tra dente e gengiva e comincia ad intaccare il dente con il rischio che possa cadere man mano che la situazione si aggrava.

Per proteggersi dalle malattie parodontali, è necessario dedicarsi costantemente a pratiche di prevenzione per evitare il rischio di incorrere in questa patologia che non è reversibile: occorre attenersi a una routine di igiene orale quotidiana eccellente e sottoporsi a un check-up dal proprio odontoiatra almeno una volta all'anno.

Prima di arrivare alla parodontite, però, solitamente si soffre di gengivite.

Differenza tra parodontite e gengivite

Vediamo ora in cosa consiste la differenza tra parodontite e gengivite.

La gengivite, dunque, è lo stadio meno grave e ancora facilmente trattabile della parodontite, che è invece una malattia più complessa e che porta con sé conseguenze molto pesanti quali la malattia parodontale grave (conosciuta, in passato, come “piorrea”) e la perdita dei denti.

È bene quindi non sottovalutare i sintomi quali gonfiore e sanguinamento delle gengive, alito cattivo o denti sensibili.

Dopo aver effettuato una visita specialistica dal proprio medico odontoiatra per individuare le cause, e avere quindi una diagnosi certa, è importante cominciare subito con delle terapie per alleviare il dolore e per far scomparire i fastidiosi disturbi come il gonfiore gengivale.


Un aiuto veloce

Le principali malattie delle gengive sono la gengivite, la parodontite e la malattia parodontale grave.

È lo stadio finale della parodontite, che porta alla perdita dei denti.

La malattia parodontale è una malattia dell’apparato di sostegno del dente, composto da gengiva e osso.

Articoli correlati