mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Gengive gonfie in gravidanza: cause e rimedi

Le gengive doloranti, infiammate e gonfie sono uno dei disturbi più comuni durante i 9 mesi di gravidanza ed è legato proprio ai molteplici cambiamenti che avvengono nel corpo della donna durante questo periodo particolare.

Vediamo insieme le cause, i rimedi più efficaci e come prevenire la gengivite da gravidanza con una corretta cura orale.

Argomento
Durante la gravidanza, l’infiammazione alle gengive è uno dei problemi più frequenti e comuni. Di solito, questi disturbi gengivali compaiono a partire dal secondo mese di gravidanza, si intensifica negli ultimi mesi della gestazione e poi scompare spontaneamente dopo il parto.

In genere le gengive infiammate si manifestano con un iniziale arrossamento della zona compresa tra i denti incisivi e quella che circonda i molari e che, via via, diventa più sensibile arrivando a un rigonfiamento.

Nella maggior parte dei casi, le gengive arrossate provocano anche sanguinamento. Questo avviene a seguito del congestionamento della mucosa, ossia il tessuto di rivestimento interno della gengiva che diventa più ricco di sangue. Le gengive sanguinano anche solo a seguito di un leggero spazzolamento, provocando una sensazione di fastidio e di dolore.

Gengive gonfie in gravidanza: le cause

Con il termine gengivite da gravidanza si intende un’infiammazione più o meno intensa delle gengive, cioè dei tessuti molli che circondano i denti, che diventano gonfi e arrossati arrivando anche a sanguinare.

Il fenomeno delle gengive gonfie prende il nome di “ipertrofia gengivale” e consiste nel fatto che ogni singola cellula della gengiva si riempie di acqua.

Questo rigonfiamento crea delle “tasche” tra la gengiva e la parte visibile del dente, rivestita di smalto, che diventano veri e propri ricettacoli di batteri che, moltiplicandosi, alimentano l’infezione.

Le zone della bocca più colpite dal problema delle gengive gonfie sono quelle anteriori. Le gengive, infatti, fanno più male intorno agli incisivi e ai canini.

Ma quali sono le cause e i fattori che provocano questo disturbo proprio durante la gravidanza? Oltre a una scarsa igiene della bocca, malattie quali il diabete o la parodontite, la maggior parte delle cause hanno a che fare con i cambiamenti che avvengono nel corpo della donna durante questo delicato periodo. Cambiamenti che servono per adattarsi al meglio al suo nuovo stato e per garantire il benessere del bambino.

Aumento della quantità di sangue in circolo

Innanzitutto, durante la gestazione, si assiste a un cambiamento della quantità di sangue in circolo che, in questo periodo, aumenta fino quasi a raddoppiare.

Lo scopo dell’aumento del sangue in circolo consiste nel garantire la giusta circolazione di sangue in tutti gli organi vitali della futura mamma, compresi i nuovi organi come la placenta e tutte quelle strutture embrionali che circondano e proteggono il bimbo nel pancione.

Questo cambiamento spiega il motivo per il quale le gengive in questi mesi sono più ricche di sangue ed è sufficiente sfregarle per farle arrossare o sanguinare.

Aumento del livello ormonale

Un’altra causa riguarda i cambiamenti causati dagli ormoni nel corpo della futura mamma, ossia quelle sostanze naturali prodotte per garantire il corretto funzionamento degli organi. In particolare, aumenta il livello degli ormoni tipici della gravidanza: estrogeni e progesterone.

Entrambi agiscono sui vasi sanguigni, vene e capillari di tutto il corpo, dilatandoli e facendo fuoriuscire il plasma, la parte acquosa del sangue. Poichè le gengive sono la parte del cavo orale più ricca di capillari, è proprio lì che i liquidi vanno a raccogliersi, provocando inevitabilmente il gonfiore.

Durante i nove mesi di gravidanza, i mutamenti ormonali colpiscono anche i denti in maniera diretta. In questo periodo, infatti, si assiste anche un aumento della placca batterica dei denti che diventa anche più aggressiva, a causa dell’azione di alcuni batteri capaci di alterare lo stato di salute delle gengive.

La gestazione quindi modifica la composizione stessa della placca, ossia l’insieme di batteri che si depositano sullo smalto dei denti e lo demineralizzano, creando le condizioni ottimali per la formazione della carie.

Tra i sintomi più comuni della gengivite in gravidanza ci sono infatti una maggiore sensibilità dentale al freddo e al caldo e un lieve fastidio durante la masticazione di cibi solidi. La presenza di questi batteri nella placca è direttamente collegata a quella degli ormoni tipici della gravidanza, come il progesterone e gli estrogeni, che aumentano da 10 a 30 volte rispetto al periodo precedente l’attesa.

Abbassamento delle difese immunitarie

Infine nella donna in gravidanza si assiste a un naturale e fisiologico abbassamento delle difese immunitarie che spesso può diventare la causa di infezioni e una maggiore incidenza di infiammazioni ai tessuti gengivali che, a loro volta, diventano più sensibili.

Un sistema immunitario poco efficiente infatti consente di aprire le porte ai batteri che formano la placca dentale. La gengivite si manifesta proprio quando la placca si accumula sui denti e produce tossine che irritano le gengive rendendole sanguinanti, arrossate, gonfie, doloranti e infiammate.

Gengive gonfie in gravidanza: rischi e rimedi

Oltre a seguire passo passo tutte le regole e i consigli del vostro dentista è di fondamentale importanza curare la gengivite quando è in fase “acuta”, mentre si manifesta ancora con episodi isolati.

Se non si interviene per tempo si corre il rischio che la gengivite diventi cronica e che, andando oltre i tessuti gengivali, possa colpire anche i denti e l’osso, con il rischio che la donna perda persino qualche dente.

Le conseguenze di un’infiammazione trascurata si riflettono, però, non solo sulla salute della mamma, ma possono riguardare anche il piccolo nel pancione. Secondo studi recenti, infatti, è stato riscontrato come le future mamme con chiari segni di malattie parodontali abbiano maggiori probabilità di mettere al mondo un bimbo sottopeso oppure prematuro, nato cioè prima della 38esima settimana di gestazione.

Come prevenire le gengive gonfie in gravidanza

La prevenzione, dunque, è sempre la prima regola, soprattutto in gravidanza! Il primo passo da compiere per prevenire tutti i problemi legati alla gengivite da gravidanza è tenere sotto controllo la placca, attraverso una rigorosa pulizia orale e quotidiana della bocca che riesca a rimuovere la placca in modo adeguato e meticoloso.

Tale comportamento dovrebbe essere un’abitudine adottata e consolidata ancor prima della gravidanza e della diagnosi di gengivite. Nel momento in cui si scopre di essere incinta, invece, sarà necessario sottoporsi a una visita odontoiatrica per conoscere lo stato di salute di bocca e gengive. Durante questo primo controllo, il medico potrà eseguire un trattamento professionale di pulizia dei denti al fine di rimuovere la placca sopra e sotto gengivale e l’eventuale accumulo di tartaro.

Dopo la prima visita, è consigliabile ripetere una visita di controllo ogni 3-4 mesi e nel frattempo adottare un’accurata cura orale a casa propria, scegliendo i prodotti giusti e utilizzando in modo corretto lo spazzolino, il filo e lo scovolino interdentale e anche un collutorio specifico.

I denti vanno lavati dopo ogni pasto, a due o tre per volta. Utilizzate quindi uno spazzolino piuttosto piccolo, con la testa arrotondata e con le setole morbide, e spazzolate “a secco” o con un po’ d’acqua. Dopo averli spazzolati, potete fare una veloce spazzolata con pochissimo dentifricio.

Dopo lo spazzolino, è consigliato l’utilizzo quotidiano del filo interdentale o dello scovolino, utili per pulire lo spazio tra un dente e l’altro e per rimuovere la placca negli spazi più difficili da raggiungere.

Ecco quindi in sintesi i nostri consigli di cura orale per prevenire l’insorgenza di gengive gonfie e avere così una gravidanza sana.

  • Assicurarsi di avere denti e gengive in salute prima di iniziare una gravidanza.
  • Non saltare i controlli regolari dal vostro dentista.
  • Utilizzare uno spazzolino elettrico con setole morbide e passate il filo interdentale in maniera delicata per prevenire lesioni ai tessuti gengivali, più delicati e fragili del solito.
  • Utilizzare un dentifricio per gengive sensibili e antiplacca almeno due volte al giorno.
  • Passare il filo interdentale quotidianamente e dopo ogni pasto.
  • Utilizzare uno scovolino interdentale per la pulizia quotidiana degli spazi interdentali e la rimozione dei residui di cibo e di placca.
  • Utilizzare un collutorio antigengivite/antiplacca per sciacquare la bocca dopo un attacco di nausea mattutina per impedire agli acidi di danneggiare i denti e le gengive.
  • Seguire una dieta sana ricca di calcio, fosforo, proteine e vitamine A, C e D ed evitare di mangiare cibi ricchi di zuccheri.

Articoli correlati