mag 24, 2024 - minuto di letturaminuti di lettura

Gengivite e malattie gengivali

È molto importante individuare i segni delle malattie gengivali, perché esse possono essere l'inizio di altri e più gravi problemi di salute. Ecco tutte le informazioni utili per approfondire questo tema e scoprire come prendersi cura delle proprie gengive.

Argomento

Malattie gengivali

Sono moltissime le persone che si trovano quotidianamente a fronteggiare un problema della cavità orale. Quante volte ci è capitato di dover fare i conti con un arrossamento dei tessuti della bocca, magari dopo aver ingerito alimenti particolarmente salati o ricchi di zuccheri? Quante volte ci è capitato di provare una forte sensibilità dentale al cibo troppo caldo o troppo freddo? Quante volte, invece, abbiamo notato una leggera infiammazione delle gengive e del palato, con conseguente sanguinamento quando ci laviamo i denti?

Nella maggior parte dei casi non c'è bisogno di preoccuparsi, perché anche delle gengive sane possono andare incontro a complicanze temporanee, soprattutto quando si attraversano delle fasi particolari della vita, come la pubertà o la menopausa. Altre volte, invece, è meglio informarsi e prendere le dovute precauzioni per garantire il benessere del proprio cavo orale.

Generalmente, le gengive sono soggette principalmente a tre tipi di disturbi:

  • la gengivite, ovvero l'infiammazione della parte della gengiva che circonda il dente;
  • la malattia parodontale, ovvero quell'infezione batterica che attacca la radice del dente;
  • la recessione gengivale, ovvero una grave complicanza della malattia parodontale che porta al progressivo ritiro delle gengive  e alla perdita del dente se non si interviene con cure adeguate.


Le malattie gengivali possono essere l’inizio di altri problemi dentali; per questo motivo bisogna riconoscere il sintomo principale alla base di questo disturbo per intervenire tempestivamente evitando, quindi, conseguenze più gravi.

Prenotare delle visite presso un centro o degli specialisti è sicuramente il primo passo da compiere per verificare la presenza di un'eventuale condizione infiammatoria o di patologie dentali. Tuttavia, è utile per il paziente saper riconoscere in autonomia i sintomi di un disturbo delle gengive, così da sapere come intervenire per ripristinare il proprio benessere orale.

Cos'è la gengivite

La gengivite è la forma più lieve di malattia delle gengive e rappresenta la fase iniziale della malattia parodontale, un disturbo molto comune causato da una scarsa igiene orale: se, infatti, i denti non vengono puliti adeguatamente, l'accumulo di batteri e dei residui di cibo possono creare placca che, a sua volta se non rimossa, si trasforma in tartaro provocando l'infiammazione e la perdita di sangue dalle gengive.

In questa fase, la placca e il tartaro causano il distacco del solco gengivale, ovvero lo spazio tra la superficie del dente e il margine della gengiva, esponendo i denti a un maggior rischio di carie e infezioni. Un altro dei fattori che può causare gengivite è lo spazzolamento troppo aggressivo e insistente, ecco perché è tanto importante scegliere lo spazzolino migliore per i propri denti, adatto alle proprie esigenze.

Il consiglio migliore, quindi, è quello di utilizzare uno spazzolino a setole morbide per prevenire le malattie gengivali o per alleviare i fastidi causati da gengiviti o malattia parodontale.

In caso di diagnosi di gengivite, comunque, non è necessario preoccuparsi, in quanto perché si tratta della forma più facile da trattare, se curata con tempestività. Con il passare degli anni, però, può evolvere in parodontite, causando danni irreversibili come la perdita dei denti.

Sintomi della gengivite

Tra i sintomi più comuni di gengivite vi sono:

Quelli sopraelencati sono i sintomi più comuni che si verificano in caso di gengivite, ma è importante sottolineare che solitamente la gengivite non provoca alcun dolore né si manifesta in alcun modo sul corpo, ma, in alcuni casi, potrebbe causare fastidi durante la masticazione e la deglutizione. Si potranno, infatti, notare sanguinamenti circoscritti, un cambiamento nel colore delle gengive, che divengono di un rosso acceso, una maggiore sensibilità per quanto riguarda invece i denti e fastidi legati all'alitosi.

Cause della gengivite

Le cause della gengivite possono essere diverse. Le più comuni, però, sono le seguenti:

  • abitudini di scarsa o scorretta cura dell'igiene orale;
  • predisposizione genetica;
  • carenza di vitamine;
  • alimentazione non sana, ricca di alimenti acidi o piccanti;
  • sbalzi ormonali dovuti alla gravidanza;
  • fumo;
  • stress;
  • difese immunitarie compromesse;
  • trattamenti ortodontici;
  • alcuni farmaci (per esempio quelli per la pressione sanguigna alta, la chemioterapia, ecc.);
  • malattia sistemica come diabete, cancro, ecc.
Per curare in maniera adeguata la gengivite è importante comprendere quale sia la causa specifica alla base dell'insorgenza del disturbo. Spesso, infatti, si tratta di condizioni legate ad una scarsa igiene orale che provoca l'accumulo di placca batterica: quest'ultima è composta da numerosi batteri che si depositano sullo smalto dei denti e può essere rimossa semplicemente con lo spazzolamento quotidiano dei denti e con l'utilizzo di collutorio. Se non viene rimossa tutti i giorni, invece, può provocare l'insorgenza di una infezione batterica.

Rimedi per la gengivite

Come in diversi altri casi, tra i rimedi per la cura di questo disturbo troviamo sicuramente una buona prevenzione, che passa per l'adozione di alcuni semplici ma fondamentali comportamenti, tra cui:

  • una pulizia orale profonda e accurata;
  • l'adozione di un’alimentazione sana ed equilibrata;
  • l'allontanamento dello stress;
  • non fumare.

In caso di gengivite, dunque, l’azione più importante da svolgere a casa è sicuramente quella che prevede di prendersi cura del cavo orale attraverso la pulizia quotidiana e profonda. A tal proposito è necessario spazzolare i denti in maniera delicata, ma decisa e usare validi strumenti quali collutorio con o senza clorexidina e filo interdentale per rimuovere adeguatamente la placca batterica. Un controllo periodico dal dentista, inoltre, aiuterà a stabilire la salute dei denti e terrà sotto controllo la presenza di gengiviti o di altre malattie o disturbi a carico delle gengive. 

Fondamentale è, inoltre, rivolgersi tempestivamente al proprio dentista di fiducia in caso di gengive sanguinanti, arrossate o gonfie, sensibilità dentale, o alito cattivo persistente, in quanto questi possono essere tutti segni precoci di malattia gengivale. Lo specialista saprà indicare degli esami da eseguire, e fornirà tutti i consigli da intraprendere per guarire dalla gengivite, scongiurando la possibilità che questa diventi cronica. Un'analisi clinica accurata, infatti, è il primo passo da compiere per una guarigione completa.

In una prima fase, comunque, anche il medico di medicina generale base potrà indicare dei farmaci e una terapia adeguata per attenuare il dolore e gli stati infiammatori.

Prevenzione per la gengivite e altre malattie

Per prevenire l'insorgenza della gengivite o di altre malattie a carico delle gengive è possibile seguire alcuni semplici suggerimenti:

  • praticare un'igiene orale accurata: includere l’utilizzo dello scovolino, del filo interdentale e del collutorio per assicurarsi di eliminare e prevenire la formazione di placca e tartaro;
  • eseguire controlli periodici dal dentista: sottoporsi almeno due volte l’anno a un trattamento di pulizia professionale del cavo orale ed effettuare controlli di routine dal dentista;
  • seguire un'alimentazione sana ed equilibrata;
  • praticare regolarmente attività fisica;
  • ridurre il consumo di fumo e alcol.

Prevenire la gengivite significa prevenire anche altre malattie dei denti come la parodontite e altri disturbi. È importante, quindi, seguire una corretta e meticolosa cura orale quotidiana prestando attenzione a ogni gesto, che spesso si esegue meccanicamente e con eccessiva leggerezza.

Come già accennato, quindi, i denti dovrebbero essere lavati quotidianamente, almeno due volte al giorno: la mattina, preferibilmente prima di fare colazione, e la sera, prima di andare a letto. Lavarsi i denti anche dopo pranzo, comunque, è consigliato per un'igiene più completa. Inoltre, è fondamentale ricordare che lavarsi i denti non è sufficiente: è importante anche pulire accuratamente gli spazi interdentali.

Talvolta, spazzolino e dentifricio non sono sufficienti per una pulizia profonda, soprattutto in presenza di malattie dentarie. In questi casi, infatti, utilizzare dei collutori appositi può essere molto utile.

Inoltre, i lavaggi regolari devono essere accompagnati da un'alimentazione sana e bilanciata: non vanno evitati (o comunque consumati in quantità ridotta) gli alimenti troppo ricchi di zuccheri e sostanze acide, così come i cibi eccessivamente salati, per non favorire la formazione di carie e di ulteriori stati infiammatori orali.

Sono proprio le piccole azioni quotidiane che permettono di prevenire la gengivite e tutte le altre condizioni a carico del cavo orale, in maniera semplice ed efficace.

Cos'è la parodontite

Il termine "Parodontale" letteralmente significa "intorno ai denti", quindi con l'espressione "malattia parodontale" ci si riferisce alle infezioni che interessano le strutture intorno ai denti, tra cui le gengive, i legamenti e le ossa.

La malattia parodontale, o parodontite, è causata da una infezione batterica che rende più sensibili le gengive. Se la parodontite non viene trattata subito e in modo adeguato, l'infezione può diffondersi e può provocare persino la perdita del dente, avendo un grosso impatto anche sull’estetica del viso.

Ciò avviene a causa del tartaro che, piano piano, si crea e si insinua nei piccoli spazi presenti tra il dente e la gengiva e comincia ad intaccare il dente con il rischio che quest'ultimo possa cadere, man mano che la situazione si aggrava.

Per proteggersi dalle malattie parodontali, è necessario dedicarsi costantemente a pratiche di prevenzione per evitare il rischio di incorrere in questa patologia che non è reversibile: occorre, quindi, attenersi a una routine di igiene orale quotidiana eccellente e sottoporsi a un check-up dal proprio odontoiatra almeno una volta all'anno. È importante sottolineare, comunque, che generalmente la parodontite si presenta in seguito alla gengivite.

Differenza tra parodontite e gengivite

La gengivite è lo stadio meno grave e ancora facilmente trattabile della parodontite, che è, invece, una malattia più complessa e che porta con sé conseguenze molto pesanti. Tra queste ultime ci sono la malattia parodontale grave (conosciuta, in passato, come “piorrea”) e la perdita dei denti.

È bene, quindi, non sottovalutare i sintomi quali gonfiore e sanguinamento delle gengive, alito cattivo o denti sensibili, nel momento in cui questi si presentano. Dopo aver effettuato una visita specialistica dal proprio medico odontoiatra per individuare le cause, e ottenere quindi una diagnosi certa, è importante cominciare subito con delle terapie per alleviare il dolore e per far scomparire i fastidiosi disturbi.


Un aiuto veloce

Le principali malattie delle gengive sono la gengivite, la parodontite e la malattia parodontale grave.

È lo stadio finale della parodontite, che porta alla perdita dei denti.

La malattia parodontale è una malattia dell’apparato di sostegno del dente, composto da gengiva e osso.

Articoli correlati