mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Gengivite nei bambini: sintomi e rimedi

La cura del cavo orale deve partire sin dalla tenera età. Occuparsi di denti e gengive significa assicurare alla bocca e all’organismo in generale uno stato di salute ottimale. Non pulire denti, bocca e gengive significa dare alla placca la possibilità e il tempo di procurare danni come tartaro, carie e gengiviti. E proprio sulla gengivite ci concentreremo in questo articolo, parlando anche della possibilità che questi disturbi si manifestino anche nei bambini.
Argomento
Che cos'è la gengivite

Quando parliamo di gengivite, ci riferiamo a una infiammazione delle gengive che presentano gonfiore, herpes disseminati nella bocca, stomatiti, arrossamento e lesioni, e che tendono a un sanguinamento spontaneo.

La causa principale di questo disturbo è la presenza di placca batterica nella bocca. Quando parliamo di placca, ci riferiamo a una pellicola incolore o tendente al giallo che si deposita sui denti a distanza di 4 ore dallo spazzolamento ma è bene ricordare che la placca si deposita sui denti anche se la bocca non entra in contatto con il cibo, con bevande zuccherine o con altre sostanze come i medicinali.

I denti attaccati dalla placca si ricoprono di uno strato ruvido e appiccicoso che, nonostante sia incolore spesso è visibile a occhio nudo e, soprattutto, è facilmente avvertibile anche al tatto.

È proprio l’accumulo di placca che, se non curato, può dare origine a molti problemi tra cui citiamo il fastidio del tartaro, la carie e la gengivite.

Non rimuovendo la placca in modo corretto, i batteri si depositano al livello del solco gengivale e formano le naturali tasche parodontali.

Come per il tartaro o la carie, la gengivite non è un problema incurabile, tuttavia, se venisse trascurata, potrebbe provocare danni più seri come la parodontite o, peggio, la piorrea.

I tessuti molli cominciano ad infiammarsi già 24 ore dopo i primi depositi. Questo provoca il sanguinamento perché il sangue che trasporta gli anticorpi si accumula, rendendo i vasi sanguigni più permeabili, cosa che permette al sangue di uscire. Il tono delle gengive, quindi, viene meno ed esse risultano poco attaccate al dente.

Le gengive cominciano a ritirarsi a casa della placca lasciata sedimentare alla base del dente e il colletto rimane scoperto.

La gengivite provoca la formazione delle tasche gengivali, piccoli spazi che aprono la strada ai batteri che raggiungono i tessuti parodontali più profondi e possono arrivare fino all’osso mascellare. Ed è questo il caso in cui si comincia a parlare di parodontite che può comportare la necessaria estrazione del dente o, addirittura, la sua caduta spontanea.

È chiaro che la mancata rimozione della placca che ha generato la parodontite è anche la causa della presenza del tartaro che, ovviamente, peggiora la situazione.

Importante è prestare attenzione anche all'alimentazione: una dieta ricca di cibi pieni di zuccheri può alterare il Ph della bocca, soprattutto se si trascura la pulizia e non la si pratica ogni volta che la bocca viene a contatto con il cibo. Infatti, un Ph acido favorisce l’insorgenza della placca e quindi il subentrare di carie, tartaro e gengiviti. Per questo è importante educare i bambini fin da subito a una corretta cura orale e a un'alimentazione povera di zuccheri.

Il problema della gengivite è che non provoca un dolore acuto immediato, così come accade, ad esempio, nel caso della carie e in questo modo il problema ha tutto il tempo e il modo di aggravarsi.

Sarà importante, quindi, prestare molta attenzione anche a una ispezione regolare del cavo orale dei bambini, per verificare che le gengive non siano gonfie o arrossate. Sintomi di una possibile gengivite in atto sono anche il sanguinamento, dopo aver lavato i denti, dei tessuti molli sensibili, come già detto, e una moderata alitosi.

Da cosa è causata la gengivite nei bambini?

Spesso si tende a pensare che la gengivite sia un problema che riguarda principalmente gli adulti, ma in realtà anche i bambini possono esserne colpiti, anche se succede più di rado. Ovviamente, tra i consigli e i rimedi più efficaci c’è sempre l’educazione a una corretta cura del cavo orale.

È evidente che la principale causa di gengivite nei bambini sia da imputare ad una sbagliata o inesistente pulizia di denti, guance e lingua. Si sa, i bambini tendono a sfuggire alla cura dell’igiene personale: soprattutto in tenera età non hanno voglia di togliere tempo al gioco e si annoiano a passare del tempo in bagno per dedicarsi alla pulizia del corpo e della bocca. Tuttavia, è importante, da parte della mamma o del papà, spendere del tempo per far capire loro quanto importante sia la pulizia quotidiana per il benessere del proprio organismo.

La gengivite nei bambini è dunque più probabile nel caso di uno spazzolamento sbagliato o troppo poco frequente.

Inoltre, nei bambini, anche in caso di denti da latte, spesso si può verificare il caso di un sovraffollamento dentale che implica necessariamente l’uso di un apparecchio ortodontico.

Anche questo fattore può rientrare tra le cause dell’infezione: in questo caso, la rotazione dei denti favorisce l’accumulo di placca e quindi lo sviluppo dei batteri.

Ciò che è importante è dunque abituare da subito i bambini a sentire la bocca pulita e fresca, anche portandoli periodicamente dal dentista, una figura che loro devono imparare a conoscere proprio come il medico curante al fine di non averne paura.

Come curare la gengivite

Curare la gengivite nei bambini è possibile, proprio come lo è la cura della placca. È chiaro che se si vuole scongiurare il rischio di gengivite, si deve innanzitutto prestare un’attenzione profonda e costante alla cura del cavo orale attraverso la pulizia quotidiana dei denti e delle gengive.

Spazzolamento corretto, anche della lingua, con spazzolino a setole morbide, corretto utilizzo del filo interdentale e dello scovolino, risciacqui con il collutorio anche da diluire in acqua per creare soluzioni da utilizzare quotidianamente.

Oltre ai controlli periodici dal dentista, dunque, per scongiurare la gengivite o per cercare di arginarla nei soggetti più a rischio, sono importanti alcuni accorgimenti:

  • Lo spazzolino da utilizzare in caso di gengivite o anche solo come prevenzione dovrà essere usato sempre dopo aver finito di mangiare e dovrà avere setole morbide.
  • A coadiuvare l’azione del corretto spazzolamento, ci sarà necessariamente l’uso di un dentifricio per gengive sensibili e di un collutorio alla clorexidina, che sarà prescritto dal dentista per i vostri bambini, e che potrà essere usato per periodi di tempo non troppo prolungati.
  • Per migliorare le condizioni delle gengive, si possono poi applicare anche gel gengivali che possano alleviare il dolore. E ancora, strumenti come lo scovolino, potranno portare sollievo alle gengive.

Lo scovolino, infatti, è un attrezzo che si utilizza nel caso di spazi interdentali più ampi su cui il filo interdentale non riesce ad intervenire in maniera corretta ed esercita anche un massaggio gengivale importante che genera un miglioramento del flusso sanguigno e migliora la salivazione, importantissima nella lotta contro la placca.

È chiaro che nei casi più gravi, vale a dire quelli che precedono problemi sopra citati e che comportano anche febbre o arrossamento persino della gola, sarà necessario per una completa guarigione, ricorrere alle efficaci cure del dentista che potrà intervenire anche con trattamento che preveda una terapia antibiotica.

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