giu 27, 2024 - minuto di letturaminuti di lettura

Quanti sono i denti da latte e quando cadono?

Quanti sono i denti da latte e quando iniziano a cadere? Come mai cadono? Le carie vengono anche sui denti da latte? Ecco le risposte alle domande più frequenti sui denti da latte e i consigli per la loro cura.
Argomento

Quando nascono e quanti sono i denti da latte?

I denti da latte sono presenti nella struttura del cavo orale ancor prima della nascita e fanno la loro comparsa sia sull’arcata dentaria superiore che su quella inferiore. Il nome "denti da latte" deriva proprio dalla loro presenza nei bambini. Questi, infatti, dovranno attendere che i denti da latte cadano completamente prima di iniziare a vedere i primi denti permanenti.

In genere, il processo della dentizione decidua inizia attorno ai 3-6 mesi di vita del neonato e si completa attorno ai 30 mesi circa, anche se i tempi variano da bambino a bambino. In alcuni casi, infatti, la comparsa del primo dentino può avvenire anche con 6 mesi di ritardo.

Proprio a causa delle differenze tra bambino e bambino, non c'è bisogno di preoccuparsi del tempo che la dentatura decidua potrebbe impiegare ad apparire. Un mese in più o un mese in meno non costituiranno nessuna differenza per la salute del sorriso dei vostri bimbi. Soltanto in caso di forti ed evidenti ritardi sarà necessario sottoporre il bimbo a un consulto odontoiatrico.

Il primo dente a crescere è l'incisivo centrale inferiore, seguito dagli incisivi centrali superiori. Successivamente spuntano gli incisivi laterali inferiori e superiori, seguiti dai primi molari (nel periodo che va dai 12-18 mesi). Gli ultimi denti da latte a spuntare, attorno all'età di 30 mesi, sono i canini e i secondi molari.

I denti da latte non sono tanti quanti i denti permanenti: quando la dentatura da latte sarà completa, infatti, ce ne saranno 10 nell'arcata superiore e 10 in quella inferiore, per un totale di 20 dentini da latte.

La presenza di spazio tra un dente e l'altro è una cosa normale, quando ci sono ancora i denti da latte, e non deve destare preoccupazione nei genitori, né richiede l'applicazione di impianti o faccette per correggere il problema; lo stesso vale nel caso in cui siano presenti denti storti o piccole imperfezioni, per i quali non è opportuno intervenire con la chirurgia, dal momento che presto i dentini saranno sostituiti.

Al contrario, però, è possibile intervenire nel caso in cui i bambini provassero dolore e fastidio durante l'eruzione dei primi dentini. In questa fase, infatti, è possibile che le gengive possano infiammarsi o sanguinare occasionalmente. L'odontoiatra saprà consigliarvi al meglio per alleviare i fastidi dei vostri bimbi, scongiurando dolori e piccoli traumi.

Caratteristiche dei denti da latte

Come riconoscere i denti decidui? Basta un’analisi visiva per farlo: i denti da latte, infatti, hanno una forma e delle caratteristiche diverse da quelli della dentatura permanente.

La prima differenza tra la dentatura decidua e quella permanente dell’età adulta sta nel numero: come già detto, i denti da latte sono 20, mentre quelli definitivi sono 32, compresi i denti del giudizio e i premolari che mancano nella prima dentatura.

In genere, inoltre, i denti decidui hanno una dimensione inferiore rispetto a quelli permanenti, soprattutto per quanto riguarda gli incisivi superiori, gli incisivi inferiori e i canini.

Una caratteristica che non è visibile dall'esterno riguarda le radici, che nei denti decidui sono più lunghe rispetto a quelle della dentatura permanente, sono più sottili e con le punte più affilate.

Infine, nella dentatura decidua la struttura è meno dura e resistente di quella permanente: ciò facilita l’accumulo di batteri che causano carie frequenti anche nei denti da latte.

Quando cadono i denti da latte?

I denti da latte sono detti "denti decidui", cioè denti destinati a cadere per lasciare il posto ai denti permanenti. Ma quando avviene lo sviluppo della dentizione permanente?

In genere, i denti del bambino iniziano a cadere intorno ai 6-7 anni e vengono sostituiti da quelli definitivi, che erompono spontaneamente fin da subito. Come accade per la loro eruzione, i primi a cadere sono gli incisivi centrali inferiori e superiori. Dopodiché sarà la volta della caduta degli incisivi laterali inferiori e superiori e dei canini.

Prima che si verifichi l'eruzione di primi molari, secondi molari e terzi molari inferiori e superiori (questi ultimi nascono dai 17 ai 22 anni), ci sarà una fase di sospensione della caduta dei denti da latte, durante la quale spuntano i primi e secondi premolari, verso il dodicesimo anno di età.

Non sempre, però, si verifica la perdita completa dei denti da latte. Non è raro, infatti, che gli adulti abbiano ancora i denti decidui in età avanzata. Nel caso in cui i denti da latte non lascino spazio alla dentatura permanente, si potrebbe andare incontro a un caso di malocclusione dentale, ovvero quando le due arcate dentarie non sono perfettamente allineate e la dentatura fatica a chiudersi bene. Quando i denti da latte tardano a cadere, inoltre, si corre il rischio che i denti decidui siano soggetti a infiammazioni e quelli permanenti crescano presentando delle macchie sulla superficie dello smalto.

Nel caso in cui un dente da latte non riesca a farsi strada e a erompere attraverso la gengiva, è possibile che il dentista proponga al paziente in età adulta di intervenire chirurgicamente per un’estrazione: i problemi che sorgono a causa della mancata crescita del dente deciduo, infatti, meritano l’attenzione e la cura di uno specialista in ortodonzia. Il dente permanente che non riesce a spuntare a causa di un dente da latte resta bloccato nell’osso della mandibola, favorendo problematiche di spazio tra i denti che hanno già fatto la loro comparsa e compromettendone le radici. Questo, oltre a rappresentare un problema per la masticazione, risulta anche essere una complicazione estetica. Solo dopo delle visite accurate, però, sarà possibile valutare lo stato della radice dei denti, e un eventuale ricorso alla chirurgia.

Come accennato per l'eruzione dei denti decidui, anche quella dei denti definitivi può provocare dei fastidi nei bambini. Le gengive potrebbero, quindi, risultare gonfie e arrossate, e i bimbi potrebbero provare dolore durante questa fase. Nel caso in cui i denti definitivi dovessero tardare molto a spuntare, il vostro specialista in ortodonzia saprà individuare la presenza di eventuali problemi e mettere in atto i trattamenti più adatti e le cure più consone.

Nel caso della dentatura definitiva, invece, è necessario tenere in considerazione anche l'estetica del sorriso. Non è raro, infatti, che i denti permanenti possano crescere storti o in maniera errata. Per il benessere del proprio bambino, è necessario controllare regolarmente l'allineamento dei denti, che potrebbe compromettere lo sviluppo della mandibola e della struttura mascellare. Anche in questo caso, il piccolo paziente dovrà essere supervisionato da un dentista professionista.

Come far cadere i denti da latte?

Il ruolo dei genitori è molto importante nella fase di caduta dei denti da latte: saranno mamma e papà, infatti, a dover spiegare il naturale percorso di crescita, provando a non instaurare paura e tensione nei piccoli per la perdita dei denti. Al contrario, può essere uno stimolo anche giocoso e un’esperienza per nulla traumatica.

La caduta del primo dentino rappresenta una nuova esperienza per i bimbi, molto importante per aiutarli a capire come comportarsi nel momento in cui anche il resto della dentatura decidua inizierà a cadere. Nella maggior parte dei casi, il momento della caduta dei denti da latte è indolore: i bambini, infatti, possono usare la lingua per stimolare la perdita definitiva del dente deciduo, spingendosi fino a quando non percepiscono fastidio, oppure possono provare a intervenire con le proprie dita, provando a tirarlo via.

Anche la cura quotidiana del cavo orale può essere l’occasione giusta per far cadere il dentino: basterà utilizzare, come ogni giorno, lo spazzolino da denti per spingerlo via.

Quando il dente deciduo già oscilla ed è quasi staccato, il genitore può anche dare da mangiare al bambino un frutto piuttosto duro, come una mela, monitorando la situazione per tenerla sotto controllo ed evitare che il bimbo ingoi il dente caduto.

L’importante, in genere, è non forzare la caduta del dente deciduo se questo non è ancora pronto ad abbandonare la bocca. Estrarre il dente in maniera precoce, infatti, potrebbe causare dei traumi nei bimbi, provocando dolore; inoltre, tirare un dente in maniera troppo brusca potrebbe lasciare le gengive gonfie e infiammate.

È fondamentale che i bambini imparino presto ad avere cura della propria bocca, scoprendo tutte le piccole abitudini quotidiane che possono aiutarli ad avere un sorriso in salute. Soprattutto dopo la caduta dei dentini da latte, è normale che la polpa della gengiva rimanga esposta per qualche giorno, disturbando la masticazione. Un comportamento corretto e un po' di attenzione all'igiene orale aiuteranno a prevenire infezioni e infiammazioni fastidiose. Allora torna utile ai genitori far sì che i figli usino, sin dai primi tempi, lo spazzolino e il dentifricio, ma anche un collutorio per bambini, pensato proprio per le loro particolari esigenze e per aiutare i più piccoli nella cura orale corretta.

Con la prevenzione e la visita annuale dal dentista, poi, è possibile ridurre l’eventualità della formazione della placca, delle carie e di altre patologie dentali.

Anche nei denti da latte si può soffrire di carie?

I denti da latte del bimbo sono molto delicati e fragili. È proprio per questo motivo che bisogna prendersene cura sin da subito, in modo da evitare l'insorgenza di carie dentarie.

A causarne la formazione nei denti da latte sono:

  • la maggiore fragilità della superficie dello smalto, rispetto ai denti permanenti;
  • la cattiva igiene orale;
  • il consumo di bevande gassate e cibi troppo ricchi di zuccheri.

Bisogna, inoltre, considerare che alcuni bambini hanno denti più delicati di altri che, quindi, si cariano più facilmente.

Per essere sicuri che tutto, nella bocca del proprio figlio, proceda come dovrebbe, bisognerebbe iniziare sin da subito a prendersi cura dei denti da latte, a partire da un'accurata pulizia e da una prima visita dentistica di controllo per accertarsi del loro stato di salute e verificare la corretta crescita dentale. È, inoltre, raccomandabile effettuare delle visite periodiche, anche se non si notano sintomi di carie o altro.

Come accennato, non è raro che i denti da latte presentino delle imperfezioni, a causa della loro natura fisiologica di denti temporanei. Frequentemente questi potrebbero non risultare di un colore totalmente bianco, oppure non essere perfettamente dritti. Tuttavia, in caso di malocclusioni, forti dolori o presenza di pus, è importante rivolgersi al medico allo scopo di fugare tutti i dubbi. Un'infezione all'interno della gengiva, ad esempio, potrebbe danneggiare la salute del bambino e causare problemi che necessitano di un trattamento più complesso.


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Vanno curate le carie nei denti da latte?

In generale le carie possono essere molto pericolose. Tutto questo vale anche nel caso di denti da latte: nonostante siano decidui, ovvero siano destinati a cadere, le carie nei denti da latte vanno trattate con la stessa attenzione che si dedicherebbe ai denti definitivi. Questo è necessario per evitare ulteriori problemi nella bocca e per mantenere in salute il cavo orale.

Nei denti da latte le carie non solo si formano con più facilità, ma degenerano anche più velocemente causando problemi che toccano anche la parte interna del dente fino alla polpa, oltre alla parte di gengiva sottostante al dente infetto.

Le carie dentali in giovane età possono causare anche febbre e dolori alle articolazioni; infatti, i batteri che le causano si uniscono alla saliva e questa viene successivamente ingerita, aumentando la probabilità di una diffusione dei batteri patogeni in tutto l'organismo, il che porta facilmente allo sviluppo di sintomi ulteriori come, appunto febbre o dolori.

Non è raro notare la presenza di denti ingialliti o denti neri nei bambini che, oltre a provocare un disagio estetico, può causare molta preoccupazione nei genitori. In realtà, a meno che il bambino non sia caduto e il dente non abbia subito un trauma, un dente da latte completamente nero può essere la conseguenza di una carie trascurata, e dunque rivelarsi un problema che va oltre l’estetica.

Il mal di denti nei bambini, così come la presenza di zone di colore nero più o meno estese, sono sintomi che indicano che un bambino ha potenzialmente uno o più denti con carie e deve essere visitato in uno studio dentistico. Le carie dentali nei denti da latte, infatti, sono disturbi che devono essere curati dal dentista con la stessa attenzione che si dedica quando vengono attaccati i denti permanenti.

Per la cura di una carie dei denti da latte il medico, dopo aver eseguito la diagnosi, procede esattamente come si fa con un dente permanente. Nei casi meno gravi è sufficiente un'otturazione per risolvere il problema, o un analogo intervento di odontoiatria conservativa, mentre quando il dente è piuttosto compromesso e provoca tanto dolore, oppure importanti problemi della masticazione, si deve procedere alla devitalizzazione.

I denti da latte troppo rovinati possono anche essere rimossi. Tuttavia, il dentista deve considerare che altri denti da latte possono occupare il posto del dente nel momento in cui questo viene rimosso, per cui il trattamento deve essere previamente valutato con attenzione.

Come prendersi cura dei denti da latte

Prendersi cura dei denti da latte è fondamentale per mantenerli in salute ed evitare la formazione di carie, le quali, come abbiamo visto, possono provocare un forte fastidio ai denti o problemi ben più gravi, una volta che i bambini saranno adulti.

Come fare, in particolare, a evitare disturbi come carie o infezioni a carico dei denti da latte? La risposta è semplice, ma riguarda più aspetti della gestione della cura orale.

Per prevenire le carie è importante innanzitutto partire dalle abitudini in fatto di cibi e bevande, e controllare che l'alimentazione dei propri figli sia sana, sia quando hanno i denti da latte che in futuro. Si consiglia, infatti, di non prevedere all'interno della dieta un eccessivo consumo di cibi ricchi di zucchero e bevande gassate. A questo proposito, sarebbe meglio evitare di mettere sostanze dolci sul ciuccio per indurre il bambino a prenderlo e insegnargli fin da piccolo a mangiare bene, integrando nella dieta tanta frutta e verdura.

Quando poi iniziano a spuntare i primi molari definitivi, il dentista può ricoprirli con una sostanza che si indurisce e li protegge dai batteri e dai residui di cibo. Al contrario di come pensano in molti, una terapia a base di pastiglie di fluoro non sempre è la soluzione migliore per proteggere i dentini dalle carie: sarà il dentista a decidere se questa possa o meno risultare efficace.

Una corretta igiene orale, infine, va considerata sempre come il primo passo per far sì che le carie stiano lontane dai denti dei bambini. Per questo motivo è importante accertarsi che i bambini lavino i denti con lo spazzolino, meglio se elettrico, almeno due volte al giorno; se i bambini sono molto piccoli (fino a un anno di età) si raccomanda, invece, di utilizzare una garza o un analogo prodotto sanitario.

Quando nascono i primi denti permanenti, all'uso dello spazzolino si può associare quello di un collutorio per bambini e di un dentifricio specifico delicato, adatto alle esigenze del singolo bambino e in grado di rinforzare le difese dei suoi piccoli dentini ed evitare la formazione di placca e tartaro.


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Un aiuto veloce

I denti da latte si suddividono in 4 incisivi, 4 molari e 2 canini per ogni arcata per un numero totale pari a 20 denti.

I denti da latte cadono tutti. Verso gli 11-12 anni la crescita dei denti nuovi si ferma e il bambino ha in bocca circa 10 denti da latte e 10 permanenti.

Sì, i denti da latte possono essere devitalizzati.

I denti da latte vanno gettati nel residuo secco, insieme a unghie e capelli.

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