lug 19, 2024 - minuto di letturaminuti di lettura

Salivazione eccessiva: sintomi, cause e rimedi

La saliva svolge diverse funzioni molto importanti all'interno della bocca: previene infezioni, aiuta a scomporre il cibo e da inizio ai processi digestivi. In alcune circostanze, però, potrebbe verificarsi una produzione eccessiva di saliva (scialorrea) che, anche se non è una vera e propria malattia, potrebbe avere dei risvolti negativi nella vita di tutti i giorni. In questo articolo sono illustrati una panoramica dei sintomi e alcuni consigli per la gestione ottimale dell'ipersalivazione. 

Argomento

A cosa serve la saliva?

All'interno della bocca la saliva svolge un'importante funzione di pulizia, protettiva e lubrificante perché aiuta a previene l’accumulo di placca e a eliminare i resti di cibo sui denti facilitando la deglutizione; inoltre, è in grado di tamponare le alterazioni del pH (che in condizioni normali è neutro) in caso di saliva acida e contiene alcune sostanze antimicrobiche, per prevenire infezioni fungine e malattie gengivali e salvaguardare la salute e il benessere dell’organismo. [1]

Infine, la saliva svolge anche una funzione digestiva, perché il cibo durante la masticazione viene trasformato (in bolo) e preparato per il transito verso lo stomaco.

L’eccesso di secrezione salivare persistente viene invece identificato con il termine ptialismo o scialorrea. [2] Questo problema può essere causato dall'uso di certi farmaci, dalla gravidanza, dall'iniziale messa in posa di protesi dentali, da infiammazioni del cavo orale, dall'eccesso di tartaro interdentale e da tumori che colpiscono il primo tratto dell’apparato digerente [2]. In presenza di scialorrea, la saliva in eccesso si deposita ai lati delle labbra o fuoriesce dal cavo orale.

Sono le ghiandole salivari che producono la saliva, un liquido schiumoso, che nello specifico si occupa di:

  • disgregare gli alimenti solubili ingeriti;
  • ammorbidire gli stessi per facilitare la deglutizione;
  • produrre la ptialina, uno degli enzimi che iniziano il processo di digestione dei carboidrati [3].

Come funzionano le ghiandole salivari?

Le ghiandole salivari (la ghiandola è un organo preposto alla secrezione di sostanze all'interno del corpo) svolgono una funzione estremamente importante all'interno della nostra bocca; negli esseri umani sono presenti tre coppie di ghiandole salivari maggiori: [4]

  • le ghiandole salivari sublinguali sono situate al di sotto di ciascun lato della lingua, sotto il pavimento della bocca;
  • le ghiandole salivari sottomandibolari si trovano al di sotto della mandibola e sono costituite da due parti: il lobo superficiale e il lobo profondo. Analogamente alle ghiandole sublinguali, la saliva prodotta dalle ghiandole sottomandibolari entra nella bocca attraverso il pavimento linguale;
  • le ghiandole salivari parotidi si trovano appena davanti alle orecchie. Simili alle ghiandole sottomandibolari, anche le ghiandole parotidi sono divise in due parti: superficiale e profonda. La saliva prodotta dalle ghiandole parotidi entra nella bocca tramite piccoli dotti situati vicino ai molari superiori.

Negli adulti, la produzione giornaliera di saliva varia generalmente tra 0,5 e 1,5 litri. [4]

Le ghiandole salivari maggiori nascono originariamente nel tessuto epiteliale della bocca e, in seguito alla fase di crescita, si localizzano all'esterno, mantenendo un contatto con il canale alimentare grazie al condotto escretore.

Le ghiandole salivari minori, invece, sono molto numerose e producono principalmente saliva sierosa e mucosa per evitare difficoltà nella deglutizione ed evitare la secchezza delle fauci. Questa ha infatti funzione lubrificante ed antibatterica, con particolare azione e beneficio sulla superficie della lingua. Le ghiandole salivari minori, inoltre, svolgono anche una funzione di detersione della mucosa orale, permettendo una migliore percezione gustativa. [4]

Sintomi della salivazione eccessiva

La scialorrea – detta anche ptialismo o ipersalivazione – non rientra fra le malattie del cavo orale, ma rappresenta piuttosto un sintomo che rimanda ad altre patologie. Oltre al fastidio e al disturbo psicologico che deriva dall’eccessiva secrezione salivare, può manifestarsi in concomitanza con: [5]

  • screpolature delle labbra;
  • maggiore delicatezza (e possibili lesioni) della pelle intorno alla bocca;
  • infezioni della pelle circostante la bocca;
  • alitosi;
  • disidratazione;
  • disturbi del linguaggio;
  • riduzione del senso del gusto.

L'ipersalivazione e la scialorrea possono anche causare complicazioni psicologiche e ansia sociale, oltre a influenzare la capacità di mangiare o parlare.

Le persone che soffrono di ipersalivazione hanno una maggiore probabilità di inalare saliva, cibo o liquidi nei polmoni, il che può portare alla polmonite da aspirazione; questo rischio aumenta quando i riflessi di conati (e l'istinto al vomito) e tosse sono compromessi.

Per salivazione intensa si intende quella condizione in cui vi è una produzione eccessiva di saliva oppure difficoltà nella deglutizione legata a deficit muscolari che non permettono di controllare e mantenere l'accumulo di saliva in bocca.

La produzione eccessiva di saliva è un sintomo e non una malattia, ed è generalmente associato alle condizioni cliniche sottostanti.

Cause della salivazione eccessiva

La scialorrea può essere causata sia da un aumento della produzione di saliva (idiopatica o indotta da farmaci) sia da un'insufficienza nei meccanismi di eliminazione della saliva dalla cavità orale. Un'alterazione nella coordinazione della muscolatura orofacciale e del palato-linguale è uno dei meccanismi che può portare all'accumulo di saliva nella parte anteriore della bocca; la mancanza di coordinazione muscolare impedisce l'innesco del riflesso della deglutizione, ostacolando ulteriormente il percorso della saliva dalla bocca all'orofaringe [6].

La scialorrea associata a malattie neurologiche è generalmente dovuta a un'alterazione della deglutizione a causa di una disfunzione neuromuscolare. L'attività neuromuscolare della deglutizione richiede una coordinazione efficace di diverse strutture, tra cui la cavità orale, la faringe, la laringe e l'esofago. Queste strutture lavorano insieme in tre fasi: una fase orale sotto controllo volontario, seguita dalle fasi faringea ed esofagea, che rappresentano due processi involontari del corpo. La deglutizione spontanea è necessaria per controllare la salivazione. Nei bambini con disturbi neurologici, la scialorrea sembra essere causata da un controllo inefficace dei movimenti della lingua e/o dei muscoli bulbari, piuttosto che da un aumento della secrezione salivare. [6]

L’ipersalivazione è molto comune negli anziani, ma può insorgere anche in soggetti più giovani, persino nei bambini. Quanto alle cause, di seguito saranno elencate le più comuni: [5]

  • nausea mattutina durante la gravidanza;
  • infezioni sinusali, della gola o peritonsillari;
  • morsi di ragni velenosi, il veleno di rettili e i funghi tossici;
  • uso di dentiere;
  • presenza di ulcere, infiammazioni o dolore nella bocca;
  • scarsa igiene orale;
  • infezioni gravi come la rabbia o la tubercolosi;
  • dolori intensi o improvvisi.

Il reflusso di saliva durante il bruciore di stomaco, le fratture o le lussazioni della mandibola sono ulteriori fattori che possono provocare un'eccessiva produzione di saliva.

Le difficoltà nella deglutizione o nella rimozione della saliva dalla bocca possono essere associate a condizioni come la sindrome di Down, l'autismo, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), l'ictus e il morbo di Parkinson. Le persone con disfunzioni sensoriali potrebbero non rendersi conto di avere una scialorrea.

Altre cause della difficoltà nel trattenere la saliva nella bocca possono essere:

  • scarso controllo della testa e delle labbra;
  • bocca costantemente aperta;
  • sensazione tattile compromessa;
  • lingua ingrossata o scarsa mobilità della lingua;
  • disallineamento dei denti;
  • ostruzione nasale.

L'ipersalivazione può derivare anche da condizioni non mediche, come vedere, annusare o assaporare il cibo, o anche solo pensare al cibo o masticare gomme; infine, stati mentali di eccitazione o di ansia possono anch'essi provocare un aumento della produzione di saliva.

La saliva viene prodotta sempre e costantemente, ma in alcune circostanze e in presenza di alcuni disturbi la quantità prodotta può risultare eccessiva; condizioni quali un'intossicazione alimentare, infiammazione, stomatite, gengivite, glossite o febbre, nonché cure quali la radioterapia, possono stimolare una produzione eccessiva di saliva. In alcuni pazienti si osservano difficoltà di deglutizione con conseguente eccessivo accumulo di saliva.

Eccessiva salivazione: quali sono i rimedi più efficaci?

Il trattamento e la gestione della scialorrea (che può essere cronica - durare mesi - o transitoria) passano necessariamente dall'identificazione della causa sottostante (la salivazione eccessiva è da considerarsi un sintomo e non una patologia a sé stante).

Se l’eccesso di produzione salivare è conseguenza o effetto collaterale di una particolare medicina, questa dovrà essere sospesa e dovrà essere disposto un diverso piano terapeutico. Al contrario, alcuni farmaci, fra gli effetti collaterali legati al loro utilizzo, riportano la secchezza delle fauci e, di conseguenza, potrebbero indirettamente dare un contributo a tenere sotto controllo la formazione di saliva nella bocca. Un’altra possibile causa di scialorrea è rintracciabile nel reflusso gastroesofageo.

Per alcuni pazienti potrebbero essere necessari degli esami approfonditi e diverse visite presso specialisti per la corretta diagnosi della patologia scatenante l'ipersalivazione e predisporre una terapia corretta.

In alcuni casi è possibile intervenire con la chirurgia, mediante un intervento che consiste nella legatura o nella denervazione dei dotti delle ghiandole salivari.

La terapia può includere la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia del linguaggio. I pazienti possono inoltre trarre beneficio da supporti che li aiutino nel controllo della postura e della testa. Esistono inoltre terapie che aiutano il paziente ad apprendere tecniche per migliorare la chiusura delle labbra, il controllo della lingua e la deglutizione [5].

L'obiettivo della terapia farmacologica per l'ipersalivazione è ridurre la produzione di saliva. Possono essere utilizzati farmaci anticolinergici, sebbene questi possano avere vari effetti collaterali, tra cui sonnolenza, irrequietezza, irritabilità, ritenzione urinaria, stitichezza e rossore. Il trattamento può includere anche l'uso di un beta-bloccante o della tossina botulinica (Botox). [5]

Bere abbondante acqua può ridurre la produzione di saliva, così come spazzolare i denti e risciacquare con collutorio, seppur per poco tempo. [5]

Tra i rimedi naturali, o comunque azioni che il paziente può implementare per ridurre questa fastidiosa condizione anche senza un supporto medico, vi sono la diminuzione dei farinacei dalla propria alimentazione (sempre tenendo presente quali dovrebbero essere i principi base di una dieta sana: in caso di dubbi si raccomanda di rivolgersi ad un nutrizionista) l’evitare di masticare chewing gum, l’assunzione di limone e l’utilizzo di collutorio per i risciacqui.

In sintesi

L'ipersalivazione, o scialorrea, è un fenomeno fisiologico caratterizzato da una produzione eccessiva di saliva o da difficoltà nella sua eliminazione dalla bocca. Le cause possono essere molteplici, tra cui l'uso di certi farmaci, condizioni del sistema nervoso, infiammazioni del cavo orale, e patologie sistemiche. Questa condizione può portare a complicazioni psicologiche e sociali, oltre a problemi fisici come polmonite da aspirazione e difficoltà nel linguaggio e nella deglutizione.

La gestione della scialorrea richiede un approccio mirato alla causa sottostante. Le opzioni terapeutiche includono modifiche comportamentali e terapia del linguaggio per migliorare il controllo della postura e della muscolatura orofacciale. La terapia farmacologica può prevedere l'uso di farmaci anticolinergici, beta-bloccanti o tossina botulinica, sebbene possano presentarsi effetti collaterali. Rimedi casalinghi come bere abbondante acqua, spazzolare i denti e risciacquare con collutorio possono temporaneamente ridurre la produzione di saliva.

In conclusione, la prevenzione e il trattamento della scialorrea devono essere personalizzati in base alla causa specifica e alla gravità della condizione sottostante. Una diagnosi precoce e un trattamento appropriato sono essenziali per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione.

Fonti e bibliografia

  1. Saliva [Cleveland Clinic] URL: https://my.clevelandclinic.org/health/body/saliva
  2. Scialorrea [Corriere Salute] URL: https://www.corriere.it/salute/dizionario/scialorrea/
  3. Ptialina [Treccani] URL: https://www.treccani.it/enciclopedia/ptialina/
  4. Salivary glands [Cleveland Clinic] URL: https://my.clevelandclinic.org/health/body/23462-salivary-glands
  5. Everything you need to know about hypersalivation [Medical News Today] URL: https://www.medicalnewstoday.com/articles/318728
  6. Sialorrhea: Anatomy, Pathophysiology and Treatment with Emphasis on the Role of Botulinum Toxins [Toxins MDPI, 2013] URL: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3709276/

Un aiuto veloce

Le ghiandole salivari si gonfiano per svariati motivi: reazioni allergiche e infiammazioni sono solo le cause principali.

Una visita specialistica o controlli frequenti con il tuo dentista di fiducia.

Il pH della saliva in condizioni normali dovrebbe essere neutro.

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