mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Bruxismo: cause e rimedi per chi digrigna i denti

Il bruxismo può causare problemi ai denti e alla muscolatura, ma è facile da prevenire e tenere sotto controllo. Ecco i principali sintomi, le cause più frequenti, e i rimedi più efficaci per non digrignare più i denti.
Argomento

Per “bruxismo” si intende la condizione di chi digrigna involontariamente i denti, ovvero tende a serrare i muscoli masticatori e, in questo modo, sfrega tra loro l’arcata dentaria superiore e quella inferiore. Si tratta di una condizione dovuta a un movimento involontario che può verificarsi sia durante il sonno che durante il giorno. I muscoli masticatori subiscono infatti una contrazione involontaria che può causare usura dentale, dolore alla mandibola o al collo e mal di denti.

In gnatologia, il bruxismo costituisce una “parafunzione”, ossia un atteggiamento continuato nel tempo che può finire per sovraccaricare i denti, la muscolatura o le articolazioni, creando molti problemi collaterali. Un dente sovraccaricato, infatti, è più incline a lesioni o usura, soprattutto come conseguenza della perdita dello smalto dentale. I dolori collaterali, oltre a interessare collo, testa e denti, possono estendersi fino alle orecchie.

È una situazione che nella maggior parte dei casi si verifica di notte (bruxismo notturno) durante alcune fasi del sonno e indipendentemente dalla posizione; esiste anche il bruxismo diurno, che però colpisce un numero minore di persone. In generale, per prevenire o alleviare il bruxismo notturno o diurno è utile consultare il proprio medico per valutare trattamenti e tecniche di rilassamento al fine di ridurre la tensione muscolare.

Sintomi del bruxismo

Il bruxismo si caratterizza per un’involontaria attività mandibolare che fa contrarre i muscoli masticatori, causando una serie di abitudini viziate e disturbi che riportiamo di seguito:

  • Digrignamento dei denti 
  • Usura dei denti e lesioni superficiali
  • Aumento della sensibilità della dentatura 
  • Dolore ai muscoli della masticazione, alla bocca o alla lingua, all’articolazione mandibolare e temporo-mandibolare 
  • Dolore alle orecchie e al collo 
  • Mal di testa

Il sintomo principale è ovviamente il serramento dei denti; a seconda dei casi, può verificarsi solo in alcune fasi del sonno oppure durante tutta la notte. Tuttavia, questi episodi possono accadere anche durante il giorno (bruxismo diurno).

A volte, chi soffre di bruxismo provoca un rumore da sfregamento tale da svegliare il partner che dorme nello stesso letto.

Le conseguenze di questo sintomo, sul lungo e breve periodo, possono essere varie, e si avvertono fin dal risveglio.

Innanzitutto, ovviamente, può causare problemi ai denti, che potrebbero scheggiarsi, rovinarsi e diventare più sensibili, a causa dell’assottigliarsi dello strato di smalto superiore o perfino della dentina.

C'è anche la possibilità di avere dolori muscolari a diversa localizzazione, soprattutto alla mascella o alla testa e al collo, dovuti alla contrazione muscolare.

Nei casi più seri e prolungati, il bruxismo può anche provocare dolore alle orecchie e cefalea.

Cause del bruxismo

Il vostro dentista vi aiuterà a comprendere le cause del bruxismo dopo un esame oggettivo che terrà in considerazione non solo la salute della bocca, ma anche i fattori psicologici. Solo così sarà possibile valutare una terapia che aiuti i soggetti affetti da questa patologia a risolvere i disturbi che ne conseguono. Di seguito le principali cause:

  • Disturbi di natura psicologica o emotiva 
  • Disturbi del sonno (apnee notturne ecc.) 
  • Disallineamento delle arcate dentali, o malocclusione
  • Risposta di tipo muscolare a una malattia neurologica 
  • Abusi di sostanze eccitanti o stupefacenti
Le ricerche di odontoiatria hanno individuato numerose cause che determinano l’insorgenza del bruxismo; spesso non si presentano da sole, tanto da rendere impossibile isolarle singolarmente.

In generale, può trattarsi sia di cause psicologiche, come l’ansia generalizzata o una condizione di stress, sia di un disturbo di tipo fisico o psicofisico. Spesso gli stati di ansia legati a determinati fattori psicologici si accompagnano a un disturbo del sonno che aumenta il rischio di bruxismo notturno le cui conseguenze permangono anche dopo il risveglio.

In quest’ultimo caso, le cause più diffuse sono diversi disturbi del sonno, una malocclusione delle arcate o una malattia a carico del sistema nervoso.

In alcune circostanze, anche uno stile di vita poco sano può essere la causa del bruxismo che, per esempio, può manifestarsi in seguito al consumo eccessivo e ripetuto di tabacco, alcool, caffeina o droghe.

Rimedi per il bruxismo

Una volta individuate le cause scatenanti, il paziente dovrà evitare il fumo e il consumo di caffeina e insieme al proprio dentista si valuteranno alcuni rimedi in base alla gravità della condizione riscontrata. La medicina offre infatti varie soluzioni per rispondere a esigenze diverse da parte dei pazienti:

  • Bite o paradenti per la prevenzione del bruxismo notturno 
  • Terapia farmacologica

Purtroppo, non esiste un rimedio universale per il bruxismo: ogni caso è a sé stante, e dunque bisogna cercare di guarirlo in modo diverso. L’importante è individuare quali sono i fattori che lo provocano, e agire su di essi per diminuire il sintomo.

Soprattutto, bisogna cercare di convivere con il bruxismo, riducendo il problema principale e scongiurando il rischio di future complicazioni.

Il principale rimedio consigliato è l’utilizzo di un bite, ovvero una piccola protezione da indossare durante la notte. In genere è costituito di un materiale plastico morbido, ed è simile ai paradenti che si utilizzano nella boxe o in sporti simili.

Si può acquistare un bite generico in farmacia, ma è consigliabile rivolgersi al dentista per averne uno su misura.

Il suo scopo è quello di attutire la pressione che la mandibola applica sull’arcata dentaria, ponendo una forma di barriera tra le due file di denti e i loro movimenti. Inoltre, il bite può proteggere i denti dalla deformazione e dalle lesioni, ed eliminare il rumore del digrignamento notturno.

Oltre al bite, alcune ricerche hanno evidenziato l’efficacia di determinati farmaci per alleviare i sintomi del bruxismo, anche se la loro reale utilità dipende da ciascuna situazione.

Per esempio, talvolta si possono utilizzare degli antinfiammatori non steroidei per ridurre i dolori o l’infiammazione provocati dalla tensione della muscolatura; per alcune persone potrebbero risultare efficaci anche dei miorilassanti, da prendere la sera prima di andare a dormire allo scopo di prevenire queste tensioni.

È bene ricordare, comunque, che tutte le terapie farmacologiche vanno prescritte dal proprio medico curante sulla base della situazione specifica e in seguito a una visita specialistica (come una polisonnografia).

Prevenzione per il bruxismo

Per prevenire il bruxismo è possibile innanzitutto curare le possibili cause scatenanti.

Per quanto riguarda le cause psicologiche più gravi, a partire dall’ansia, è utile ricorrere ad approcci specifici e alle visite da uno specialista, che saprà consigliare un modo per ridurre il proprio problema.

Se si soffre di uno stress generalizzato, che magari incide anche sulla qualità del riposo, si può cercare di cambiare i propri ritmi e rilassarsi di più durante la giornata; per esempio, si può ricorrere a sedute di yoga o di massaggi, provare pratiche di respirazione profonda, o semplicemente ritagliarsi dei momenti di rilassamento.

È molto importante, poi, cercare di migliorare il proprio stile di vita, riducendo il consumo di alcool e caffeina, ed evitando sia il fumo che le sostanze stupefacenti.

Ricordiamo anche che per la prevenzione del bruxismo bisogna sempre sottoporsi regolarmente alle visite dentistiche e mediche.

A queste è necessario affiancare una buona cura orale, lavandosi i denti in modo corretto e utilizzando un collutorio di mantenimento, utile a guarire e prevenire i disturbi alle gengive che il bruxismo può causare.

Un aiuto veloce

Il bruxismo è un moto involontario che consiste nel digrignare i denti, in maniera ripetuta e continuativa, in genere durante la notte.

No, in genere il bruxismo non si può curare ma si limitano le cause che possono provocarlo e si riducono i sintomi, per esempio utilizzando un bite.

Sì, quasi il 20% dei bambini sotto i 12 anni soffre di bruxismo infantile; spesso si tratta di un evento legato allo sviluppo della dentatura e sparisce con l’età, ma è sempre opportuno rivolgersi al dentista per una diagnosi accurata.

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