mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Probiotici e sistema immunitario: cosa hanno in comune

I probiotici sono microrganismi che favoriscono la cura e il benessere del nostro organismo, perché riescono a creare delle colonie di batteri buoni nell'intestino, che aumentano le difese immunitarie e ci proteggono da agenti patogeni esterni. I probiotici si trovano comunemente nei cibi fermentati come yogurt e kefir, ma possono essere assunti anche grazie a degli integratori specifici. Vengono usati molto spesso anche in gravidanza per merito degli effetti benefici che interessano sia la madre che il bambino.
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Cosa sono i probiotici

I probiotici, secondo la definizione ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono microorganismi vivi che, se assunti nelle giuste quantità, apportano un beneficio alla salute generale dell'organismo. Il termine "probiotico" deriva infatti dal greco "pro-bios" che significa "a favore della vita". Si tratta di batteri abbastanza forti da resistere ai succhi gastrici presenti nello stomaco, a differenza dei lactobacilli presenti invece in molti yogurt che vengono eliminati completamente durante la digestione.

Sono appunto esclusi da questa definizione i fermenti lattici probiotici che, al contrario, vengono distrutti durante la digestione nel nostro stomaco. Inoltre, se acquistiamo degli yogurt che contengono fermenti lattici vivi, essi non possiedono alcuna efficacia, in quanto muoiono non appena entrano in contatto con i succhi gastrici.

I probiotici sono divisi in tre gruppi che hanno diverse funzioni:

  • bifidobacterium: i bifidobatteri svolgono una funzione di protezione all'interno dell’organismo e sono in grado di digerire le fibre alimentari, prevenire le patologie infiammatorie, produrre vitamine, proteggere il fegato
  • lactobacilli: i lactobacilli contribuiscono alla digestione degli alimenti, all'assorbimento dei nutrienti e a tenere a bada microrganismi patogeni che possono scatenare problemi come la diarrea
  • eubacteria

Infine, i probiotici non vanno confusi con i probiotici, sostanze non digeribili di origine alimentare che favoriscono selettivamente la crescita e l'attività dei probiotici.

Quando è consigliato prendere i probiotici

Le proprietà benefiche dei probiotici sul nostro organismo sono tante e coinvolgono diversi apparati.

L'assunzione dei probiotici è consigliata quando ci si sente deboli, soprattutto dopo una malattia o una cura antibiotica; possono però essere assunti regolarmente anche per mantenere l'igiene orale in quanto svolgono diverse funzioni:

  • difensive
  • anti disbiosi
  • metaboliche
  • digestive

I batteri probiotici si legano con le mucose intestinali per rafforzare il sistema immunitario generale. In questo modo, la parete gastrointestinale si difende dall'attacco di microrganismi nocivi grazie alla produzione di sostanze che hanno un'azione antibatterica.

La presenza di probiotici aiuta a rinforzare la crescita dei batteri autoctoni che partecipano anche alla produzione di immunoglobuline A e M, due classi di anticorpi fondamentali per le difese immunitarie del nostro organismo, a scapito dei batteri dannosi per la microflora intestinale.

Lo sviluppo incontrollato di microrganismi nocivi nel tratto intestinale comporta un'alterazione anomala della popolazione batterica intestinale denominata disbiosi. I fattori in grado di provocare questo disturbo sono diversi e comprendono stress, uno stile di vita poco sano, uso frequente di antibiotici o cattiva alimentazione. Le conseguenze più frequenti della disbiosi intestinale sono diarrea, stipsi, meteorismo e gonfiore intestinale.

L'uso di integratori alimentari ricchi di miliardi di probiotici per curare l'alterazione della flora può essere utile per ripristinare l'equilibrio della flora batterica intestinale, potenziando i ceppi batterici benefici e contrastando la diffusione di quelli patogeni.

Nell'intestino avvengono numerosi processi digestivi mirati alla trasformazione e all'assorbimento di nutrienti e alla sintesi di alcune vitamine. I microrganismi probiotici partecipano attivamente alla fermentazione di zuccheri e di fibre e contribuiscono all'assorbimento di oligominerali come magnesio, calcio e ferro.

I probiotici vengono anche coinvolti nella sintetizzazione corretta di alcune vitamine come la vitamina K e le vitamine del gruppo B.

Alcuni componenti dei probiotici possono essere sfruttati per la loro capacità di convertire il lattosio, come il ceppo dei lactobacillus acidophilus, in galattosio e glucosio grazie all'enzima lattasi. Gli individui che manifestano un'intolleranza al lattosio possono trarre beneficio dall'azione probiotica nel processo digestivo.

Come viene rinforzato il sistema immunitario dai probiotici

In normali condizioni di salute, l'intestino di una persona è popolato da numerosi ceppi batterici, ma anche da alcuni funghi. Una flora batterica sana garantisce la produzione di anticorpi come citochine, linfociti, cellule dendritiche, agenti anti infiammatori, ecc.

I probiotici rinforzano il sistema immunitario, perché favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, contrastando i disturbi causati dalla disbiosi ed ostacolando così la proliferazione dei batteri patogeni.

Per prima cosa rinforzano la parete intestinale e mantengono salde le giunzioni tra una cellula e l'altra: in questo modo l’intestino svolge al meglio la sua funzione di barriera, favorendo l’assorbimento dei nutrienti ed evitando invece il passaggio di molecole indesiderate, come batteri e tossine.

Quando, invece, la parete intestinale perde la sua funzione di barriera, il sistema immunitario è costretto ad un'iperattività che può portare a un abbassamento delle difese immunitarie.

I probiotici, inoltre, promuovono la produzione di molte proteine che proteggono la mucosa intestinale e che sono in grado di contrastare direttamente alcuni batteri. I probiotici riescono anche a influenzare la risposta immunitaria, interagendo direttamente con il tessuto linfoide associato all'intestino, estremamente importante per rendere efficace la risposta immunitaria.

Queste funzioni vengono svolte regolarmente dal microbiota intestinale quando nell'intestino c’è una situazione equilibrata tra batteri buoni e cattivi.

Per prevenire la disbiosi intestinale e per non indebolire le nostre difese immunitarie, oltre che con l'introduzione dei probiotici nella dieta, è importante anche riuscire a tenere sotto controllo lo stress che influenza negativamente l’equilibrio della micro flora batterica intestinale.

Probiotici e gravidanza: cosa sapere

Il microbioma intestinale di ogni persona si forma già durante la vita fetale e si completa dall'ottavo mese fino ai tre anni di vita.

Al suo sviluppo contribuiscono molte fonti: il microbioma della madre, il microbioma della pelle proveniente da madre, padre, parenti e tutte le persone che hanno un contatto fisico stretto con il neonato. Il microbioma del neonato viene influenzato anche dall'ambiente, dalla nutrizione e dalle caratteristiche genetiche.

Nel corso dei primi tre anni di vita, il microbioma tende a modificarsi in base a determinate condizioni cliniche. Per questo motivo è molto importante iniziare a prendersi cura della flora batterica del vostro bambino sin dalla gravidanza.

Tuttavia, usare i probiotici in gravidanza ha dei vantaggi sopratutto per la madre: durante la gestazione, infatti, si possono sviluppare molti disturbi legati al cavo orale e ai denti.

Uno dei problemi frequenti consiste, per esempio, nelle gengive gonfie in gravidanza. Per risolvere questo problema sono state studiate delle compresse speciali che possono essere assunte tranquillamente durante la gestazione. Parliamo delle compresse GUM® PerioBalance®: ogni compressa contiene 200 milioni di Limosilactobacillus Reuteri Prodentis che rinforzano le difese del cavo orale proteggendolo dalle infiammazioni gengivali e promuovendo un microbiota bilanciato.

Un aiuto veloce

I probiotici possono essere assunti quando vi è uno squilibrio della flora batterica intestinale o orale.

Sì, nelle giuste quantità non hanno effetti collaterali.

Per essere efficace, la cura con i probiotici deve durare almeno un mese.

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