mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

L'importanza dell'igiene orale nei pazienti diabetici

Diabete e igiene dentale. Una relazione a doppia direzione che deve essere trattata nella maniera adeguata per prevenire eventuali complicanze.
Argomento
La relazione tra diabete e malattie del cavo orale è di tipo bidirezionale. Ciò significa che chi soffre di gengivite o di parodontite ha un rischio maggiore di sviluppare il diabete e, al contempo, chi ha il diabete tipo 1 o 2, ma anche chi è affetto da diabete gestazionale nel caso delle donne in gravidanza, ha più probabilità di soffrire di problemi legati a denti e gengive, non solo malattie parodontali ma anche disturbi più lievi quali l'alitosibocca secca, infezioni, sensibilità dentale, dolore ai denti e difficoltà a percepire il gusto degli alimenti.

Per questo motivo diventa di fondamentale importanza non trascurare mai la pulizia quotidiana del cavo orale, utilizzando prodotti specifici che possano prevenire l'insorgenza di malattie della bocca ed evitando così complicanze più gravi e complesse che potrebbero compromettere bellezza del sorriso.

In questa guida ci soffermeremo in particolare sugli step da tenere in considerazione per una corretta igiene orale.

Non dimenticate poi che il diabete e i problemi al cavo orale si curano anche a tavola con una corretta nutrizione. Per i diabetici così come per coloro affetti da patologie dentali è consigliato seguire un'alimentazione equilibrata, riducendo il consumo di zuccheri semplici e di grassi saturi, eliminando le bevande gassate e preferendo alimenti nutrienti e ricchi di fibre che non alzano la glicemia.

Cura orale per pazienti diabetici

Come accennato in precedenza, diversi studi di medicina hanno messo in evidenza lo stretto legame tra diabete e parodontite cronica. Il diabete aumenta il rischio della malattia parodontale e viceversa, quest’ultima agisce negativamente sul diabete.

Tra le conseguenze e i sintomi più comuni con cui i soggetti diabetici devono fare i conti se viene sottovalutatala malattia parodontale, vi sono: secchezza della bocca, alitosi, ulcere della mucosa, bruciore alla gola, sanguinamenti, retrazioni gengivali e, nei casi più gravi, perdita di denti.

È importante quindi informare il proprio dentista se si è diabetici e valutare insieme a lui come gestire la malattia anche dal punto di vista della cura orale. È stato infatti dimostrato che intervenire sulla parodontite e su tutti i disturbi della bocca in genere, può avere effetti positivi sul controllo del diabete.

Esistono dunque comuni buone regole per una corretta pulizia dentale, per il paziente diabetico o a rischio diabete che è necessario seguire, grazie anche al supporto soluzioni specifiche studiate per il proprio disturbo.

Ecco i nostri consigli.

  • Spazzolare i denti dopo ogni pasto, utilizzando spazzolini con setole morbide e ultrasottili che permettano una delicata pulizia evitando traumi alle gengive sensibili;
  • Pulire i denti ogni giorno utilizzando un dentifricio con un corretto contenuto di fluoro e di antiossidanti con azione anti placca;
  • Eliminare i residui di cibo dagli spazi interdentali con il filo interdentale o degli scovolini con setole di gomma, che non provochino traumi alle gengive e allo stesso tempo stimolino la circolazione del sangue;
  • Completare la routine giornaliera con l’uso serale di collutori con o senza clorexidina in base ai consigli del proprio dentista, dato che è proprio durante la notte che si verifica una maggiore crescita batterica da cui si origina la placca;
  • Affidarsi al proprio dentista per una pulizia professionale ed eventualmente per uno sbiancamento dei denti almeno una volta all'anno.

Nel caso in cui è in corso un’infiammazione, con sanguinamento delle gengive, può essere utile per un paziente diabetico utilizzare un dentifricio e collutorio a base di clorexidina. Questa sostanza è infatti uno dei migliori antisettici e antibatterici, indicata per la prevenzione di infezioni dentali.

Esistono in diversi dosaggi e pur non richiedendo prescrizione medica, è sempre consigliabile utilizzarli dopo aver ascoltato il parere dell’odontoiatra e del farmacista. Dopo aver individuato il dentifricio e il collutorio con una concentrazione di clorexidina adeguata per il proprio disturbo ricordate queste semplici indicazioni:

  • Fate gli sciacqui con il collutorio dopo circa mezz'ora dalla pulizia dei denti con spazzolino e dentifricio (a meno che non si utilizzino dentifrici senza tensioattivi);
  • Non deglutire il prodotto;
  • Non risciacquare la bocca con acqua dopo l’uso del collutorio;
  • Eseguite gli sciacqui con il collutori alla clorexidina al massimo due volte al giorno, per un periodo non superiore ai 14-21 giorni consecutivi.

Quali presidi utilizzare

Quando ci si trova di fronte a un paziente affetto da patologie orali come la parodontite o le gengiviti e da malattie sistemiche come il diabete, è bene curare l’igiene dentale tenendo in considerazione alcuni elementi importanti.

  • aumento dello stress ossidativo, che può essere causato da un eccessivo rilascio di radicali liberi
  • secchezza della bocca e alito cattivo, che nei pazienti diabetici può essere dovuto all’aumento del livello di glucosio nel sangue e dalla carenza di insulina, due conseguenze che non devono essere sottovalutate in quanto possono diventare causa, tra gli altri disturbi, di carie e della presenza di batteri nella bocca.

Perché utilizzare tali presidi

Utilizzare un dentifriciocon alcune caratteristiche peculiari può aiutare a tenere sotto controllo e a prevenire una serie di complicanze che possono essere causa di peggioramento della patologia nel diabetico. Ma in che modo i problemi del cavo orale possono influire sul diabete e viceversa?

Il ruolo fondamentale in questa relazione bidirezionale è giocato dal livello di zucchero nella saliva che deve essere tenuto sotto controllo con i prodotti giusti.

L’eccesso di glucosio salivare, infatti, può compromettere l’azione di tutti quei fattori che agiscono per la protezione della salute della bocca. Se la loro azione viene interrotta può provocare degli squilibri nel cavo orale che possono portare a disturbi orali quali le carie, le infiammazioni gengivali e le malattie parodontali.

Nelle persone con diabete questa situazione ha un’incidenza maggiore, a causa della produzione eccessiva di glucosio nella loro saliva che - se non viene gestito nel modo adeguato - può contribuire allo sviluppo di parodontite cronica e incrementare il rischio di caduta dei denti.

Quando il tessuto delle gengive è danneggiato a causa di una malattia gengivale, infatti, i batteri della placca dentale si diffondono nel resto dell'organismo attraverso il flusso sanguigno in modo più veloce attivando una risposta del sistema immunitario che - essendo debole - rende più difficile controllare i livelli di zucchero nel sangue e può peggiorare le complicanze del diabete già esistenti.

Tra le complicanze più comuni c’è un aumento della sete e la sensazione di secchezza in bocca. A loro volta, la bocca secca e la scarsa produzione di saliva possono essere causa, tra gli altri disturbi, di carie e della presenza di batteri nella bocca che se non vengono subito trattati possono peggiorare la situazione.

Se la carie e la placca batterica non vengono subito curate, infatti, si possono manifestare complicanze come la parodontite, denti sensibili e la perdita dei denti, in quanto manca la saliva a svolgere la sua azione autopulente e di prevenzione contro placca e tartaro.

Ecco perché in caso di diabete diventa fondamentale non solo tenere sotto controllo la malattia, ma anche avere una cura costante dei propri denti utilizzando i prodotti specifici, in grado di ristabilire il ph della bocca e di prevenire la placca dentale.

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