mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Colletto dentale scoperto: cause, rimedi e prevenzione

Le patologie che possono colpire la bocca sono numerose e tra queste una condizione molto comune è quella del colletto dentale scoperto in cui, la parte dentale che si trova tra dente e gengiva, si scopre rendendo quella zona della bocca particolarmente sensibile.

Argomento
Ad essere colpiti da questa patologia sono normalmente i canini e gli incisivi, ma anche gli altri denti possono essere soggetti a rimanere scoperti vicino alla gengiva.

Sintomi del colletto dentale scoperto

La retrazione gengivale con conseguente colletto dentale scoperto è una patologia che si manifesta gradualmente ed è preceduta da una serie di sintomi e segnali molto importanti, a volte sottovalutati.

Il sintomo principale è sicuramente una sensibilità dentale che si manifesta con un dolore acuto e persistente quando si assumono cibi o bevande troppo caldi o freddi o quando si lavano i denti.

Anche il dolore alle gengive è un sintomo classico del colletto dentale scoperto e si presenta proprio nel punto in cui la gengiva inizia a ritirarsi.

Oltre al dolore, però, la recessione gengivale genera anche un effetto ottico per cui i denti appaiono più allungati o più grandi.

Altri sintomi sono la formazione di carie dei denti e l’alitosi, che spesso è il primo segnale di molte infiammazioni dentali tra cui proprio la retrazione delle gengive.

Con questa patologia le gengive diventano più sensibili e più soggette al sanguinamento, soprattutto quando si lavano i denti, e diventa anche più difficile mangiare perché i denti risultano meno saldi.

Cause del colletto dentale scoperto

La causa principale di questa patologia è appunto la retrazione gengivale, o recessione gengivale, che consiste nello spostamento della gengiva verso la radice del dente lasciando così parte del cemento radicolare scoperto.

Può verificarsi in caso di predisposizione genetica alla malattia o per la struttura della gengiva stessa, per cui può manifestarsi nonostante le precauzioni.

In caso di presenza di un piercing al labbro o alla lingua si può incorrere nel colletto dentale scoperto che, irritato e danneggiato dal piercing, inizia piano piano a recedere.

Anche il bruxismo, patologia che porta a digrignare e serrare i denti involontariamente, può portare allo stesso risultato.

Soggette a retrazione delle gengive sono anche le persone che soffrono di disturbi alimentari come anoressia e bulimia, patologie che inducono chi ne soffre a vomitare anche più volte al giorno. L’acidità dei succhi gastrici causa un processo di erosione che danneggia non solo lo smalto dei denti ma anche il colletto dentale, inducendolo quindi a ritirarsi.

In generale anche le infezioni alle gengive causate dai batteri possono incidere sul colletto dentale scoperto in quanto, i fibroplasti responsabili della compattezza dei tessuti, cominciano a degenerarsi facendo ritirare le gengive.

Le cause scatenanti più comuni dei colletti dentali scoperti comunque rimangono l’uso scorretto dello spazzolino e la parodontite.

Un utilizzo sbagliato dello spazzolino (per esempio spazzolare i denti troppo energicamente) o di uno spazzolino a setole dure può corrodere il tessuto gengivale e rendere i denti sensibili.

In caso di infiammazione gengivale, invece, la causa più probabile è la parodontite, conosciuta anche con il nome di piorrea, una malattia che colpisce tutto l’apparato di sostegno del dente che comprende osso, gengiva e legamento parodontale.

Nel momento in cui si sviluppa la piorrea i tessuti che sostengono il dente si infiammano in maniera così aggressiva che rischiano di essere distrutti e, se non si interviene prontamente, gengiva e osso rischiano di rovinarsi al punto di iniziare a recedere fino a causare la perdita dei denti.

In caso di parodontite, lo stato infiammatorio si verifica a causa della presenza della placca batterica nel solco gengivale che si forma in seguito ad una scorretta cura orale che va ad intaccare la salute non solo della bocca ma anche del resto dell’organismo.

Rimedi per il colletto dentale scoperto

  • Otturazione in composito
  • Faccette in ceramica
  • Intervento chirurgico

Per risolvere il problema del colletto dentale scoperto si può ricorrere a strade diverse in base alla gravità della patologia.

Si può ricorrere per esempio all’otturazione in composito dei colletti dentali scoperti, operazione che viene eseguita con una tecnica adesiva.

Altrimenti si possono applicare delle faccette in ceramica, sottili lamine in ceramica dello spessore di 0,7 mm che vengono applicate sulla superficie dei denti così da modificarne forma, colore, lunghezza e posizione ed hanno lo scopo di coprire la superficie del dente.

L’opzione più importante invece, destinata ai casi più gravi, è quello di effettuare un intervento di chirurgia che serve a riportare le gengive ritirate alla loro posizione originale, facendola scorrere, ed eventualmente applicando un innesto per aumentarne lo spessore.

Prevenzione del colletto dentale scoperto

I consigli per prevenire il problema della recessione gengivale si basano tutti su un’estrema attenzione nella cura orale giorno dopo giorno.

Per prendersi cura della propria bocca occorre innanzitutto scegliere i prodotti adatti, quindi acquistare dentifrici specifici e uno spazzolino per denti sensibili, ma anche utilizzare sempre collutorio, filo interdentale o, in alternativa, uno scovolino.

Fondamentale è anche la modalità di utilizzo di questi strumenti.

L’uso scorretto dello spazzolino può indurre le gengive a ritirarsi, ecco perché è importante imparare come eseguire il giusto spazzolamento ma anche come si usa lo scovolino o il filo interdentale.

Scegliere il collutorio giusto rinforza lo smalto dei denti e permette di creare uno strato protettivo intorno alla dentina, fornendo la giusta protezione dall’attacco dei batteri.

Non bisogna dimenticarsi mai di fare una visita di controllo dal dentista ed eseguire una pulizia professionale dei denti almeno una volta all’anno.

Un ultimo consiglio è quello che riguarda i rimedi naturali, spesso utili a contrastare problemi legati al cavo orale ma anche a garantire un benessere fisico generale. In questo caso il tè verde, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, riduce l’infiammazione gengivale.


Un aiuto veloce

Il colletto dei denti, chiamato anche solco gengivale, è una piccola fessura che si trova tra il dente e il tessuto gengivale ed è quindi molto difficile da proteggere dall’attacco dei batteri.

Tramite operazione chirurgica è possibile riposizionare la gengiva nella sua posizione originale e ripristinare così il colletto dei denti.

Il colletto dei denti misura pochi mm di profondità: fino a 3 mm significa che la gengiva è sana, dai 4 mm in poi invece si formano delle tasche parodontali in cui si annidano i batteri.

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