mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Odontoiatria cosmetica: bonding dentale

L’odontoiatria e, in particolare, l’estetica odontoiatrica, ci offrono diverse soluzioni per avere un sorriso luminoso e sano, biglietto da visita e componente fondamentale per la bellezza del volto. La tecnologia dentale ha fatto enormi progressi negli ultimi anni, offrendo una molteplicità di soluzioni adatte alle varie esigenze e caratteristiche.

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Uno dei metodi più richiesti è senz'altro il bonding dentale, dall'inglese “legame”, una pratica poco costosa, non invasiva ed efficace, che garantisce ottimi risultati e un netto miglioramento del nostro sorriso e del nostro aspetto.

Potete parlarne con il vostro dentista per avere informazioni approfondite. Intanto scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cos'è il bonding dentale

Molto spesso vediamo in televisione o sulle riviste attori e cantanti dal sorriso irresistibile, con denti bianchi e luminosi. Una cura dentale quotidiana e profonda a volte non basta per garantire questo risultato ed è qui che entra in gioco l’estetica odontoiatrica, che propone diverse procedure per migliorare l’estetica dei denti.

Il bonding è una tecnica semplice e non invasiva, ma di qualità, che si svolge nello studio dentistico, e prevede il rivestimento dello smalto della superficie esterna dei denti con un materiale composito, che dona luminosità al sorriso e al volto sbiancando i denti.

Il bonding è uno strumento molto utile nel caso in cui si vogliano coprire delle imperfezioni che riguardano la nostra bocca, come denti scheggiati o rotti, o nel caso si vogliano riempire dei piccoli spazi antiestetici fra i denti o cavità. Si utilizza anche per coprire le macchie dello smalto e donare nuova lucentezza al sorriso con un restauro semplice che deve però essere sempre svolto da un professionista.

Il bonding può essere utilizzato anche per proteggere la radice del dente dalla sensibilità dentaria in caso di gengive ritirate: l’infiammazione della radice del dente e la proliferazione batterica, inoltre, possono portare a pulpite, con la conseguente necessità di ricorrere ad una terapia canalare.

Bonding dentale: procedimento

Il trattamento prevede un processo composto di diversi passaggi:

  • panoramica dei denti
  • fase di preparazione
  • mordenzatura
  • applicazione di resine
  • asciugatura
  • ultima modellazione
  • lucidatura

Nella fase di preparazione, dopo aver fatto una panoramica dei denti per valutarne la condizione, il dentista individua il colore da applicare più vicino a quello dei denti, e procede con l’applicazione sulla superficie dentale una sostanza acida che favorisce l’incollaggio e il potenziale adesivo dei sigillanti, che, in questo modo, aderiscono meglio alla struttura del dente. Questa procedura si chiama “mordenzatura” e coinvolge lo smalto e la dentina. Dopodiché si applica lo strato di resine, che verrà sagomato e levigato in caso di imperfezioni e per adeguarlo alle dimensioni dei denti. Quando il composto è applicato si procede facendolo asciugare attraverso l’uso di raggi ultravioletti, ultimando la modellazione e lucidando.

Bonding dentale: rischi e manutenzione

Rispetto alle faccette dentali, che sono prodotte appositamente in laboratorio, il bonding risulta un intervento meno invasivo e una soluzione meno costosa; allo stesso tempo, però, i denti trattati con il bonding possono macchiarsi più velocemente e non garantiscono un risultato soddisfacente in caso di sbiancamento dei denti.

La resina composita, per quanto resistente, può scalfirsi facilmente in caso di onicofagia o durante la masticazione di cibi molto duri. Vale la stessa cosa nel caso in cui si abbia il vizio di mordicchiare oggetti duri o di materiale plastico, come matite e penne.

Come prendersi cura dunque del bonding dentale? Si consiglia di evitare un'alimentazione scorretta, che includa il consumo di tè e caffè, il fumo e una igiene dentale poco accurata, in quanto possono macchiare la resina.

Indispensabile, quindi, è l’uso quotidiano di spazzolino (scelto fra molti modelli, gli spazzolini a setole morbide possono essere maggiormente indicati per il bonding), filo interdentale e collutori dopo ogni pasto per pulire approfonditamente il cavo orale e una pulizia dentale almeno due volte all'anno. La prevenzione, come sempre, è il miglior modo di curare il nostro organismo, e per salvaguardare la nostra salute orale.

Una scarsa cura orale può causare problemi gengivali oltre che dentali, come infiammazione, gengive gonfie, sanguinamento e parodontite, che danneggiano l’intero cavo orale. Dopo aver accertato con il dentista quale sia la causa dell’infiammazione, un valido aiuto per le gengive infiammate può venire dall’utilizzo del collutorio ad azione potenziata GUM® PAROEX® 0,12% + CPC. Questo collutorio svolge un’azione antibatterica e di protezione, prevenendo la formazione della placca e agendo per contrastare l’alito cattivo, la formazione di carie e l’infiammazione gengivale, per una copertura totale di denti e gengive.

Bonding dentale: tempi e costi

Il bonding dentale è una procedura piuttosto veloce: la sua esecuzione infatti può richiedere dai 30 ai 60 minuti.

Come abbiamo detto, l'applicazione della resina è preceduta da alcune visite odontoiatriche in cui si controlla la salute della bocca e si fa una panoramica dei denti e del loro colore, in modo da poter ottenere un effetto finale più naturale possibile.

Il bonding è meno dispendioso rispetto all'applicazione delle faccette dentali: il costo può variare dai 200 ai 600 euro per dente.


Un aiuto veloce

La resina può macchiarsi se non si presta attenzione a compiere una corretta igiene orale quotidiana.

Tè, caffè, il fumo e una cura orale discontinua.

Il filo interdentale aiuta a prevenire la formazione di placca e tartaro, e quindi a impedire che i denti possano macchiarsi.

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