mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Biofilm batterico: il ruolo della clorexidina

Vi siete mai chiesti come combattere quel fastidioso biofilm batterico, meglio noto come placca batterica, dai denti? In questo articolo vi daremo la soluzione per rimuovere e prevenire uno dei problemi più comuni della cura orale con l'utilizzo della clorexidina, uno degli agenti disinfettanti e antibatterici più efficaci.
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Cos'è il biofilm batterico

Con il termine biofilm si intende un aggregato di microrganismi racchiusi all’interno di una sorta di massa dalla consistenza gelatinosa – chiamata anche slime – e costituita da proteine, polisaccaridi e materiali di tipo genetico.

La particolare composizione di questa sostanza permette soprattutto alle specie batteriche di organizzarsi in biofilm. Grazie alla sua consistenza infatti i batteri sono in grado di attaccarsi a qualsiasi superficie formando colonie numerose che aderiscono talmente bene da diventare molto difficili da eliminare.

Il biofilm batterico in questo modo è capace di resistere al meglio all’azione del sistema immunitario e ai trattamenti antibiotici, con lo scopo di garantirsi una maggiore sopravvivenza. Per questo motivo, secondo alcune ricerche, il biofilm batterico è uno dei fattori chiave nell’80% delle infezioni batteriche ed è ciò che impedisce alle ferite di guarire e che permette alle infezioni di ripresentarsi.

In campo odontoiatrico il biofilm batterico è infatti uno dei principali protagonisti di due delle più comuni patologie dentali, ossia la carie e la malattia parodontale. Entrambi i disturbi sono causati dal biofilm che tutti conosciamo sotto il nome di placca batterica.

La placca batterica è uno dei più evidenti esempi di biofilm. Si tratta in particolare di un aggregato di germi ben uniti tra di loro e perfettamente aderenti alla superficie dentali, e che è alla base delle più comuni patologie orali.

Chiamata anche patina dentaria o biopellicola orale, la placca batterica ha una consistenza appiccicosa in grado di attecchire soprattutto negli spazi interdentali, nelle superfici dei denti, nelle irregolarità dello smalto o negli spazi vicini alla gengiva e al dente.

Come si forma questo particolare biofilm batterico? Il processo che porta alla sua creazione è abbastanza complesso. Inizialmente si forma una pellicola asettica, composta da sostanze che iniziano ad attaccarsi alla superficie dei denti. Con il tempo e in assenza di un’adeguata pulizia, la presenza di questa pellicola provoca uno sviluppo di batteri che modificano la carica di superficie del dente, favorendo la proliferazione dei germi della bocca e determinando quindi l'adesione batterica.

Man mano che i batteri si moltiplicano, la placca si ispessisce trasformandosi in una pellicola più elaborata e più resistente che può portare, nei casi più gravi, all'erosione dello smalto dentale e ad altra patologie dentali, quali la carie e la parodontite.

Cos'è la clorexidina

Quando si parla di disinfettanti e antibatterici, la clorexedina è considerata uno di quelli con la maggior efficacia. Si tratta, infatti di uno degli agenti di sintesi che può essere utilizzato sia per uso interno sia per quello esterno.

Grazie alla sua componente battericida, la clorexidina agisce contro i batteri patogeni, generando un aumento drastico della permeabilità della membrana cellulare batterica e provocando la precipitazione di diverse molecole e di conseguenza la morte della cellula batterica.

Per la sua composizione dal punto di vista chimico, la clorexidina risulta poco solubile in acqua. Per questo motivo nei presidi medici e nei collutori in cui è contenuta viene quasi sempre combinata con l'acido gluconico, capace di rendere la soluzione idrosolubile al fine di un utilizzo più facile e sicuro per i pazienti.

Gli attuali collutori, i colliri per occhi e i disinfettanti in genere sono spesso già diluiti proprio per evitare un rischio di sovra dosaggio e per questo motivo queste soluzioni si trovano in commercio sotto forma di clorexedina digluconato.

Il collutorio a base di gluconato di clorexidina serve anche come trattamento per riparare i tessuti gengivali a seguito di traumi dentali o cisti orali, per prevenire la formazione della placca dentale nonché per disinfettare il cavo orale dopo un intervento chirurgico odontoiatrico o di implantologia.

Un uso improprio e un abuso di collutori e sostanze a base di clorexidina può portare solitamente a una serie di effetti collaterali spiacevoli, come le discromie dentali.

I nostri prodotti con clorexidina si differenziano dagli altri poiché contengono ADS (Anti Discoloration System) proprio per evitare macchie sui denti.

Perché è importante la clorexidina

Il successo della clorexidina come disinfettante e agente antibatterico sta principalmente nella sua capacità battericida, in quanto la clorexedina non solo pulisce i tessuti bloccando la proliferazione batterica e l'infiammazione, ma al tempo stesso uccide i batteri, aiutando i tessuti a rigenerarsi e a guarire.

L'uso clinico della clorexidina gluconato in odontoiatria può avvenire in tutte le fasi della terapia paradontale, della cura delle irritazioni gengivali e dei trattamenti odontoiatrici in genere, compresi quelli chirurgici. In più di una ricerca è stato dimostrato come l'uso della clorexidina gluconato nel risciaquo dell'ambiente orale non ha prodotto aumenti batterici di alcun tipo o una crescita di componenti pericolosi.

È chiaro che la clorexidina rappresenta un ottimo antisettico per la prevenzione di tutte le infezioni e le patologie che normalmente colpiscono la cavità orale, da quelle più lievi - come gli accumuli di placca batterica e la presenza di afte o piccole lesioni all'interno dei tessuti gengivali - a quelli più gravi e dannosi - come le infiammazioni gengivali, le gengiviti, le parodontiti e, ovviamente, le carie. Anche per la disinfezione e il risciacquo di protesi e apparecchi ortodontici risulta molto efficace.

Con la clorexidina dunque è possibile disinfettare le mucose e le gengive sanguinanti, pulire la pelle lesa o in fase di sanguinamento, disinfettare le mani prima di un intervento di chirurgia e anche alleviare e dare sollievo a piccole irritazioni cutanee come eczemi e acne.

La clorexidina risulta inoltre attiva anche contro funghi e virus incapsulati ed è efficace nelle soluzioni per lenti a contatto o disinfettanti per mani e mucose. Utile anche per la disinfezione della pelle del paziente e del medico prima di un intervento chirurgico o dopo un infortunio, la clorexidina cura il cosiddetto piede dell’atleta e risulta molto efficace per l’acne grave, il trattamento della pelle secca e la prevenzione delle piaghe da decubito.

Utilizzata come disinfettante battericida, la clorexidina si utilizza per le patologie del cavo orale in quanto agisce contro i batteri responsabili della patologie del parodonto - come la piorrea -; contro le infezioni provocate da ascessi o tasche parodontali e per la cura di gengiviti derivanti da scarsa o scorretta tecnica di pulizia orale.

Studi in vitro hanno dimostrato poi che non risultano differenze tra l'effetto antibatterico della clorexidina e dell’idrossido di calcio. È stato inoltre evidenziato che con la clorexidina e l’ipoclorito di sodio si possono ottenere risultati simili nel processo di riduzione del numero dei batteri nelle patologie dentali, come ad esempio l'ascesso dentale.

Inoltre, la clorexidina manifesta una certa azione verso il biofilm batterico, soprattutto quando è di supporto all'azione meccanica.

Il collutorio alla clorexidina è ritenuto quindi un potente disinfettante antibatterico. In genere però viene consigliato e prescritto dal dentista per la gestione dei disturbi a livello gengivale e del cavo orale. Più precisamente questo tipo di prodotto risulta essere molto efficace nel controllo chimico della placca batterica, quella sorta di patina appiccicosa composta da milioni di batteri immessi in una matrice che si attacca sulla superficie dei denti.

Riassumendo, possiamo affermare che le principali proprietà che rendono la clorexidina importante per la cura e la prevenzione del cavo orale sono:

  • la sua capacità di distribuzione nel cavo orale, all'interno del quale riesce ad assorbirsi molto bene, mantenendosi fino a 8-12 ore;
  • la capacità di non indurre una resistenza batterica;
  • la sua capacità nella prevenzioneriduzione e in alcuni casi anche nella rimozione del biofilm batterico sui denti, ossia la placca.

Non bisogna tuttavia trascurare che ad alte concentrazioni la clorexidina può risultare molto dannosa per l'organismo. Ed è per questo che, come accennavamo precedentemente, i prodotti a base di clorexidina devono essere sempre diluiti in maniera opportuna, seguendo scrupolosamente le istruzioni previste per i prodotti disinfettanti e antisettici che si intendono utilizzare.

I collutori a base di clorexidina sono i più efficaci in assoluto per disinfettare la bocca e prevenire infezioni ai denti. Si tenga presente che questi però non devono essere usati per un lungo periodo, dal momento che possono alterare il colore naturale dello smalto dentale.

Per ogni caso clinico occorre valutare la giusta posologia che in genere è di 2 volte al giorno per una durata di 3 settimane al massimo, salvo diversa indicazione medica. Inoltre, se non si rispettano i tempi indicati è possibile l’insorgere di macchie sui denti, che possono essere rimosse solo ed esclusivamente attraverso un’accurata pulizia dentale.

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